C'è un nuovo aumento per il prezzo del Pecorino romano Dop sulla piazza di Milano, mentre si registra un movimento al rialzo di 3 centesimi del latte di pecora all'ovile in Sardegna sui valori massimi delle quotazioni di livello più basso rilevate da Ismea. L'ultimo aumento di prezzo per il formaggio sardo è avvenuto lo scorso 8 febbraio, con un rialzo di altri 10 centesimi che lo ha portato sui valori massimi a 8,25 euro al chilogrammo (+1,2% sul 1° febbraio 2021). Il tutto mentre i prezzi del latte ovino sardo sono in appena percettibile aumento, dopo una stasi che dura da mesi.
 

A Milano ottavo aumento da settembre

Il Pecorino romano Dop - stagionatura di cinque mesi e oltre da produttore - e alle condizioni di "franco magazzino di stagionatura", e Iva esclusa, l'8 febbraio 2021, alla Borsa merci di Milano è stato fissato a 8,05 euro al chilogrammo sui minimi e 8,25 euro sui massimi, registrando un nuovo incremento sulla seduta del 1° febbraio, che aveva confermato l'aumento intervenuto il 25 gennaio.
Si tratta dell'ottavo aumento dal 28 settembre registrato sul valore di mercato a Milano del tipico formaggio sardo, dopo la lunga stasi ad un prezzo che si era mantenuto sui 7,20-7,50 euro al chilogrammo dalla seduta del 30 marzo 2020 in poi. Da quei valori il prezzo medio si attesta ora a 8,15 euro al chilogrammo, denotando un tasso di crescita del 10,9%.
 

Prezzi e statistiche

Secondo il Clal, il Pecorino romano, il cui prezzo è tradizionalmente la base di calcolo di quello del latte ovino sardo, ha ora - su febbraio 2021 - un valore medio mensile di 8,10 euro al chilogrammo: superiore a quello di febbraio 2020 del 13,29%, quando il prezzo medio mensile era attestato a 7,15 euro al chilo.

Al momento il prezzo medio di febbraio 2021 risulta maggiore di quello di gennaio scorso dell'1,89%. Mentre il prezzo medio del tipico formaggio sardo tra gennaio e dicembre 2020 - pari a 7,37 euro al chilo - risulta maggiore del 14,96% rispetto allo stesso valore calcolato nel medesimo periodo del 2019.

Con la fissazione dei prezzi di ieri, il formaggio della Sardegna continua ad incrementare posizioni al di sopra del livello medio raggiunto a dicembre 2018 - 5,60 euro al chilo - quando era ormai iniziata la crisi del prezzo, culminata poi con le manifestazioni degli allevatori del 2019.
 

Latte ovino, in Sardegna prezzi in timido movimento

Intanto, il prezzo del latte ovino in Sardegna - in piena campagna lattiero casearia 2020/2021 - perviene a qualche primo minimo movimento di prezzo al rialzo rispetto all'ultimo monitoraggio di AgroNotizie relativo ai prezzi rilevati da Ismea il 22 gennaio scorso e che erano risultati stabili su quelli dell'8 e 15 gennaio. Ecco le ultime due distinte rilevazioni effettuate di recente e nello stesso giorno dall'Istituto, relative a condizioni territoriali e di mercato diverse.

Secondo Ismea, il prezzo al lordo dell'Iva e franco azienda nella rilevazione del 5 febbraio 2021 oscilla tra un minimo di 75 centesimi di euro al litro ed un massimo di 85 centesimi (in crescita di 3 centesimi sul massimo del 22 gennaio scorso), per un prezzo medio di 80 centesimi (in crescita di 1 centesimo e mezzo sulla rilevazione del 22 gennaio) ed un valore prevalente fermo ad 80 centesimi.

Sempre il 5 febbraio scorso Ismea rileva poi i prezzi del latte ovino in Sardegna, in una diversa situazione territoriale e di mercato, tra gli 80 e gli 85 centesimi al litro di massima quotazione, per un prezzo medio di 82, 50 euro. Sono quelli di livello più elevato e Ismea li qualifica stabili sulla settimana precedente e restano fermi anche rispetto all'ultimo monitoraggio di AgroNotizie, che fa riferimento ai prezzi rilevati da Ismea il 22 gennaio.

In sostanza, sembra di capire che l'attuale fase di vendita del Pecorino romano non si accompagna ad aumenti di prezzo del latte in qualche modo correlati agli incrementi di prezzo del formaggio. Anche se qualcosa, a partire dai prezzi più bassi, sembra essersi messo in moto.