La principiale, in linea con le indicazioni europee, è quella di non prevedere più il regime de minimis. In questo modo per ottenere i risarcimenti non sarà più necessario che l'azienda abbia subito un danno superiore ai 15mila euro in tre anni. Gli allevatori potranno così richiedere un indennizzo che copra il danno subito, anche se di piccola entità.
L'indennizzo coprirà sia i danni diretti, rappresentati dagli animali uccisi o che è stato necessario abbattere a causa degli attacchi, sia i danni indiretti, come le spese veterinarie per la cura dei capi feriti. L'indennizzo è calcolato individualmente per ciascuna azienda e coprirà il 100% dei costi diretti e l'80% di quelli indiretti.
Al bando possono partecipare gli imprenditori agricoli titolari di piccole e medie imprese con sede sul territorio regionale e in regola con le normative sanitarie e veterinarie.
Per potere ricevere il risarcimento, gli allevatori dovranno dimostrare di aver realizzato almeno una misura di protezione per tutelare il bestiame. Per questo alla domanda dovranno essere allegate fatture o altre pezze di appoggio che provino l'acquisto o la presenza delle misure di protezione come recinzioni o cani da guardia, prima della data in cui è stato subito il danno.
Una volta inviata la domanda, l'Ufficio territoriale agricoltura provvederà a verificare i requisiti per l'indennizzo che sarà poi erogato da Artea, l'agenzia regionale della Toscana per le erogazioni in agricoltura.
Le domande ammesse saranno poi liquidate in base ad una graduatoria in cui la priorità è determinata dalla data dell'evento predatorio subito. La presentazione della domanda dovrà essere effettuata sul portale Artea entro il 31 marzo 2018.
Sono previste poi anche delle novità relative alla segnalazione dei danni che si verificheranno da ora in poi. Da oggi, gli allevatori che subiscano un attacco da parte di lupi che abbia provocato la morte o il ferimento di almeno un capo di bestiame dovrà richiedere l'intervento dei veterinari Asl entro 24 ore dalla scoperta del danno che certificheranno l'atto pedatorio.
Poi, entro 24 ore dalla certificazione veterinaria, l'allevatore dovrà comunicare il fatto all'Ufficio territoriale regionale, allegando una documentazione fotografica delle misure di protezione esistenti.
Sono intanto in corso i pagamenti dei danni subiti nel 2016, su cui la regione ha garantito la piena copertura di tutte le domande ammesse.
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Fonte: Regione Toscana