Il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop cambia sede: da un anonimo centro direzionale in vetro e cemento di recente costruzione lungo il Viale Carlo III di Borbone, in quel di San Nicola La Strada, al monumento per eccellenza della provincia di Terra di Lavoro: la Reggia di Caserta.

L’ente di tutela con l’affitto che pagherà per occupare alcuni locali delle Cavallerizze della reggia vanvitelliana - 80mila euro l'anno per oltre 1000 metri quadrati - aiuterà il bilancio di uno dei più visitati musei italiani: mezzo milione di visitatori all’anno. Inoltre, il Consorzio di tutela della mozzarella Dop contribuirà alla ripresa delle attività del Teatrino di Corte della Reggia di Caserta, sponsorizzando la stagione concertistica e visite guidate al gioiello progettato da Luigi Vanvitelli, esempio importante di architettura settecentesca. Complessivamente il Consorzio investirà oltre un milione di euro nei prossimi 12 anni.

L’annuncio è stato dato oggi nella Sala delle Glorie della Reggia di Caserta da Mauro Fenicori, direttore dell’ente museale e da Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di tutela, che in tal senso hanno firmato un protocollo d'intesa.

“Quello che presentiamo oggi, l’accordo con il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, è una tappa nel percorso di rinascita della Reggia di Caserta – ha detto Fenicori, che ha affermato – La rinascita di questo territorio e della Reggia devono essere parte di una sola narrazione, in un contesto dove vivono alcuni fondamentali beni culturali della Campania: la via Francigena, l’Appia Antica, il complesso dei siti borbonici di cui la reggia è parte”.

“Elaborare il protocollo d’intesa che oggi firmiamo è stato un lavoro complesso, abbiamo impiegato mesi, ora siamo grati al Consorzio che con l’affitto della sede e la riapertura del Teatro di Corte contribuisce al mantenimento di questo bene culturale  e alla creazione di valore aggiunto" ha detto ancora Fenicori.

Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio tutela mozzarella Dop ha affermato: “I prodotti Dop e Igp sono intimamente legati ai territori d’origine e la mozzarella di bufala campana è identificata, tra l’altro, dalla Reggia di Caserta. Dico questo – ha sottolineato - perché nella nuova sede delle Cavallerizze il Consorzio svilupperà un centro di ricerca ed un'area dedicata alla comunicazione e valorizzazione del prodotto, potendo sfruttare l’ingente flusso di traffico che la Reggia di Caserta genera: mezzo milione di visitatori l’anno, molti dei quali stranieri e bambini”.

Saccani ha quindi ricordato come sia di massima importanza per il Consorzio avere un contatto costante e diretto con i mercati esteri e con quelli che saranno i consumatori del futuro.

Presente alla tavola rotonda che è stata organizzata sul tema, Paolo De Castro, del Comitato scientifico del Consorzio di tutela, che ha detto “Mi auguro che si crei un clima positivo intorno alla Reggia di Caserta, che il territorio tutto faccia gioco di squadra, perché oggi si da il via ad una importante collaborazione per lo sviluppo di tutto il territorio”.


Questo progetto  sarà il nuovo biglietto da visita del Consorzio  - ha affermato il presidente dell’organismo di tutela, Domenico Raimondo - ed è la testimonianza che ormai si è voltato pagina rispetto all’immagine che di questo territorio e di questo prodotto  si è fatto ingiustamente nel passato”.