Con un valore superiore ai 17,2 miliardi di euro, la zootecnia italiana – sottolineano gli organizzatori - rappresenta poco meno del 35% del valore dell’intera produzione del settore primario del Paese. Negli ultimi anni lo scenario per la zootecnia nazionale è mutato radicalmente, sia per effetto dei cambiamenti profondi che sono intervenuti a livello della Politica agricola comune, sia per le tendenze emerse sui mercati internazionali, anche a causa della crisi economica e finanziaria.
I principali cambiamenti sono stati: un aumento sostanziale della volatilità dei prezzi delle materie prime e dei prodotti trasformati, una sostanziale eliminazione delle forme di intervento diretto sui mercati da parte dell’Ue, un diverso modello di consumo alimentare in un mercato globale sempre più ampio. A tutto ciò si è aggiunta un'evoluzione delle normative in tema di sostenibilità ambientale e di benessere animale che non può non incidere sulla tenuta della competitività delle imprese agricole e, in particolare, degli allevamenti.
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Fonte: Confagricoltura