Tre italiani su quattro sono contrari a sostituire il consumo di carne naturale con la bistecca in provetta, preoccupati per le ripercussioni dell’applicazione di nuove tecnologie ai prodotti alimentari.

E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base dell’ultima indagine Eurobarometro, nel commentare l’annuncio della possibilità di produrre “in serie” bistecche coltivate in laboratorio a partire dalle cellule staminali che verrebbero prodotte all'interno di due diversi tipi di bioreattori e poi pressate fino ad ottenere una sorta di “torta” da macinare e trasformare in hamburger.

"La realtà – evidenzia la Coldiretti - è che nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove modificazioni genetiche effettuate su animali e vegetali in laboratorio (dal supersalmone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico fino al latte materno da mucche transgeniche) rimane elevato il livello di scetticismo dei cittadini".

"Per questo, come hanno dimostrato le esperienze del passato a partire dalla mucca pazza (Bse), le innovazioni in un settore come quello alimentare, particolarmente esposto ai rischi per la salute, devono percorrere - conclude la Coldiretti - la strada della naturalità e della sicurezza".