Una maxi-operazione dei Nas di Cremona ha sottratto alla distribuzione 2.300 prosciutti contrassegnati come Dop ma ottenuti da animali nutriti con rifiuti, 750 suini e 30 tonnellate di scarti alimentari.

"L'agroalimentare italiano è sempre più sotto assedio - commenta la Cia - Confederazione italiana agricoltori - E a finire nel mirino delle frodi alimentari sono molto spesso i prodotti più pregiati, contrassegnati dai marchi Dop e Igp: proprio quelli che dovrebbero offrire un'assoluta garanzia di sicurezza alimentare, che è il criterio al primo posto nelle scelte di consumo per otto italiani su dieci".

La Cia chiede "tolleranza zero" nei confronti degli autori delle truffe e degli "inganni a tavola", e di chi non rispetta alla lettera i disciplinari di produzione dei prodotti certificati, "minando la credibilità di tutto il nostro sistema agroalimentare". Non dobbiamo dimenticare che il nostro Paese, con 242 denominazioni d'origine, è il primo in Europa per numero di Dop (153) e Igp (89), che sono i nostri ambasciatori della qualità nel mondo.