Il fagiolino Phaseolus vulgaris L. è una leguminosa appartenente alla famiglia delle Papilionacee, caratterizzato da forma allungata e leggermente arcuata, consistenza turgida, e contenente dei semi interni situati longitudinalmente. Il fagiolino ha un basso potere calorico (17 Kcal. per 100 g. di sostanza) ed è molto ricco di fibra alimentare che favorisce il transito intestinale. E' fonte di vitamine, in particolare la vitamina A, e di minerali, soprattutto potassio e ferro. Il consumo dei baccelli del fagiolo è utile per combattere pressione alta, diabete o ipercolesterolemia, probabilmente per gli effetti benefici della fibra alimentare di cui è dotato il fagiolino.

In Italia possiamo vantare una produzione destinata al mercato fresco e alla lavorazione industriale (surgelazione principalmente) di circa 20.000 ha in totale (dato ISTAT 2009) coltivati su tutto il territorio nazionale ma principalmente nel centro-nord Italia. Un discorso a parte può essere fatto per la regione Campania dove oltre alle tradizionali coltivazioni sono presenti 500-600 ettari sotto tunnel per coltivazioni primaverili e autunnali.

'Le nostre prospettive per il futuro di questa coltura sono buone afferma Maurizio Bacchi di Cora Seeds - in quanto è una coltura completamente meccanizzabile che ben si adatta a tutti i tipi di terreno, con un mercato internazionale che sembra aumentare annualmente. Questo andamento è confermato dai dati sia verso gli acquisti che per la vendita, con mercati di riferimento che spaziano dal fresco all'industria. Inoltre non sta risentendo troppo della crisi economica attualmente presente mantenendo volumi di consumi nella media anche in Italia.'

Secondo un'indagine Istat terminata ad ottobre del 2009 complessivamente sono stati coltivati in Italia 19.237 Ha con Campania (4.522 Ha), Emilia-Romagna (4.424 Ha), Piemonte (1.824 Ha), Marche (1.808 Ha), Veneto (1.500 Ha) e Calabria (1.219 Ha) a rappresentare le principali Regioni di produttori. Complessivamente la produzione totale si è attestata sul 1.789.842 quintali con una produzione raccolta di 1.743.676 quintali. (Fonte Istat)

'Come quantità di seme per ettaro - spiega Andrea Casadei di Cora Seeds - si consigliano 400-450.000 semi. La resa per ettaro in media si aggira attorno a 80 q.li: possiamo avere campi che raggiungono i 140 – 150 q.li con altri che, normalmente a colpa della cascola fiorale, nei momenti più caldi non superano i 40 q.li/ha. Le date di semina vanno da febbraio-marzo sotto tunnel nel sud, fino alla metà di agosto in pieno campo nel centro-nord (oltre ad avere fine agosto nuovamente sotto tunnel).'

'Dal punto di vista della nutrizione - continua Andrea Casadei - essendo appunto una leguminosa, quindi anche azoto fissatrice, non necessita di particolari apporti fertilizzanti. Le linee guida per la lotta integrata consigliano di non superare le 50 unità di azoto e 50 di potassio tralasciando il fosforo di cui normalmente i nostri terreni sono ben dotati. Inoltre è una coltura che assorbe molto velocemente anche eventuali concimazioni fogliari di emergenza.'

Le principali problematiche fitosanitarie sono dovute alla Rizoctonia, Antracnosi,  Botrytis e alla Ruggine del fagiolo Uromyces appendiculatus (vi sono già varietà resistenti a questa patologia, come Volta PV e Jubba PV). Tra gli insetti vi sono forti attacchi di afidi, ragno rosso, diversi tipi di nottue (mamestra compresa) e soprattutto la piralide del mais che in alcune zone è ancora difficile da controllare. Sono presenti anche alcuni virus (CMV in primis) ma grazie anche alla rotazione non creano mai particolari problemi.

Una scelta importante: quale varietà?
I canoni che determinano la scelta varietale sono vari. Un buona vigoria facilita la raccolta meccanica; in più, la pianta deve avere portamento eretto, buona tolleranza ad allettamento, rusticità e tolleranza alla cascola floreale. La produzione deve essere inserita nella parte alta in modo da essere più facile da raggiungere. I bacelli devono essere lunghi (10 -12 cm x industria e da 12 a 15 cm da mercato), diritti e di colore verde medio scuro per il mercato e medio chiaro per l’industria; non devono toccare la terra.

Rimane fondamentale comunque per avere una buona produzione la corretta irrigazione: è consigliato l'utilizzo degli sprinkler che permettono di razionalizzare l'utilizzo dell'acqua, bagnare uniformemente e non compattare il terreno come altrimenti spesso succede con l'utilizzo del rotolone con cannone. Inoltre consentono anche di fare irrigazioni di soccorso contro le alte temperature. 

La gamma varietale di Cora Seeds consiste nelle seguenti varietà:
• Belcampo: bacello lungo 12-13 cm, calibro medio fine di 8-8,5 mm, colore verde medio, risulta idoneo per coltivazioni primaverili-autunnali con un prodotto destinato sia al mercato fresco che per l'industria;

• Venice: bacello con calibro medio di 9 mm, colore verde scuro, adatto però solo per colture dal 1 al 20 aprile e dal 10 al 20 di luglio. Il bacello è bellissimo ma non sopporta sbalzi termici o troppo caldo in fioritura;

• Andante: bacello lungo 12 cm, colore verde. Medio calibro di 7,5 mm, elevata produzione e presenta in campo buona tolleranza alla cascola fiorale. La varietà è importante sul segmento delle raccolte estive sia per mercato fresco che per l'industria;

• Volta: bacello lungo 14-15 cm, calibro di 8,5 mm, colore verde scuro, resistente geneticamente alla ruggine ed adatto per semine da eseguire dal 20 luglio al 5 agosto;

• Jubba: bacello con calibro di 9 mm, lungo 13 cm, colore verde scuro brillante, resistente geneticamente alla ruggine ed adatto per semine dal 20 luglio al 5 agosto;

• Koala: prettamente per l'industria con bacello lungo 11 cm, calibro 7,5 -8 cm, colore verde chiaro medio con idoneità alle raccolte estive.

Koala e Andante sono le varietà di riferimento per i più importanti gruppi di coltivazione e commercializzazione del fagiolino per le raccolte estive.