Il prossimo venerdì 6 febbraio 2009 presso la cittadina di Casamassima (Ba) si terrà il 12° Congresso sull’Uva da tavola, giunto all’8ª edizione internazionale, organizzato da Mario Colapietra del Cra - Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo, in collaborazione con L’Informatore Agrario, Syngenta Crop Protection, AlzChem, Aniplast, Intrachem Bio Italia. L'evento si terrà nell’aula magna della Libera università mediterranea (Lum), presso il Baricentro S.S. 100 km 18 (Bari - Taranto). 
 
'Il convegno permette di dare visibilità a questa cultivar - spiega Mario Colapietra - ed allo stesso tempo rappresenta un momento d'incontro per tutti gli specialisti del settore al fine di scambiarsi informazioni utili, divulgare i risultati raccolti ed implementare la ricerca e l'innovazione. Come è noto, la cultivar Victoria negli ultimi anni ha quasi totalmente sostituito le altre varietà precoci grazie al suo aspetto estetico e all'adattamento alle protezioni con plastica utilizzate per anticipare la maturazione. Purtroppo in alcuni anni risente negativamente di sbalzi termici, che influiscono sul normale sviluppo degli acini. Nel 2008 la qualità di questa cultivar - continua Colapietra - non è risultata però la migliore per aborti fiorali e formazione di acini di ridotte dimensioni, privi dei requisiti ottimali per le esigenze dei mercati. Anche la commercializzazione delle uve senza semi, in particolare la Sugraone seedless, pur se di qualità, non è stata la migliore per le note difficoltà economiche dei consumatori inglesi e nordeuropei ad acquistare uva. Anche se oramai superata la cultivar Italia rimane ancora nel nostro paese di grande coltivazione ed interesse da parte degli agricoltori. Essa è stata prodotta e commercializzata con elevatissimi parametri qualitativi: elevato contenuto di zuccheri, profumi e ottima colorazione gialla. Anche nel 2008 molti mercati internazionali hanno preferito approvvigionarsi delle cultivar Victoria e Thompson seedless dai produttori greci, che, come è noto, riescono, anche con minor qualità, a produrre a prezzi competitivi. Ulteriori incrementi dei prezzi dei concimi e del gasolio in Italia hanno aumentato, ancora una volta rispetto al 2007, l’entità dei capitali di anticipazione, che rimangono altissimi e ad alto rischio per il fatto che risulta impossibile prevedere adeguati ricavi per il persistere di prezzi pagati al produttore molto bassi.'
 
E' molto importante far notare come l'Uva da tavola abbia rappresentato per il nostro Paese una grande risorsa economica ma che negli ultimi anni abbia subito un ridimensionamento a causa della scarsa capacità che ha avuto nel rinnovarsi dal punto di vista varietale e commerciale. Altri Paesi hanno infatti avuto l'intuito di intensificare la coltivazione di alcune varietà (soprattutto le seedless) che hanno requisiti più adatti alle nuove esigenze di mercato e quindi più appetibili e remunerative.