Una piattaforma mediterranea che coinvolge istituzioni e organizzazioni sarà lanciata da Fao, Ufm, e Ciheam per valorizzare i sistemi alimentari sostenibili. Si partirà con un Piano d'azione i cui elementi saranno raccolti in un White Book e sarà previsto inoltre un forum permanente, che ha come scopo quello di migliorare la sostenibilità sia del consumo del cibo, sia della produzione dello stesso nei paesi del Mediterraneo, utilizzando la dieta mediterranea come leva.

E' quanto è stato deciso nell'ambito della seconda conferenza mondiale sull'alimentazione sostenibile tenutasi a Palermo, organizzata da Ciheam Bari e Forum Mediterranean Food Cultures, con il sostegno di Ifmed, Ufm e il ministero italiano per gli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Fao, oltre a Regione Sicilia e Comune di Palermo.

Il Ciheam, con la sua lunga storia e la sua ricca esperienza mediterranea, sostiene che lo sviluppo dell'agricoltura e dei territori rurali dovrebbe essere associato allo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili, responsabili e inclusivi. Ed è per questo dal 2011 l'Istituto di Bari promuove con Fao, Cnr, Crea, Enea e l'Università la Sapienza di Roma, la dieta mediterranea come modello di sistema alimentare sostenibile. Il Ciheam Bari, inoltre, impegnato sin dal 1962 nella formazione, ricerca e cooperazione per lo sviluppo dell'agricoltura, la sicurezza alimentare e la coesione territoriale nel Mediterraneo ha lanciato, ultimamente, il proprio piano d'azione: l'agenda strategica per il Mediterraneo (CapMed 2025) in linea con gli Sdg delle Nazioni Unite che include, tra le sue priorità, i sistemi alimentari sostenibili. 

Il meeting si è svolto in preparazione al Summit del Dialogo 5+5 delle due sponde, che si terrà il 24 giugno prossimo a Marsiglia.