Sono ancora incerti il futuro ed il presente degli impianti saccariferi della Zuccherificio del Molise Spa, gestiti per questa campagna in affitto dalla Nuovo Zuccherificio del Molise Srl. In ballo vi sono le quote comunitarie per la produzione di 83 tonnellate di zucchero l’anno, che da sole valgono circa 5 milioni di euro, il futuro di 76 dipendenti di un impianto - quello di Termoli - valutato intorno ai 10 milioni di euro ed il futuro stesso della coltivazione delle barbabietole nel Centro Sud.

Mentre è ancora in bilico la possibilità di portare a termine l’attuale campagna, sullo sfondo si delinea la vendita senza incanto del prossimo 29 settembre disposta dalla curatela fallimentare, per la quale vi è molta attesa in Molise. Sembrerebbe che questa volta, al contrario delle precedenti aste fallimentari, vi sarebbero già delle offerte.

La situazione di incertezza ha messo in allarme i sindacati: ieri a Campobasso si è tenuta una manifestazione di Cgil, Cisl e Uil, che chiedono chiarezza sul futuro dell’impianto. I vertici dei sindacati sono stati poi ricevuti dall’assessore all’Agricoltura della Regione Molise, Vittorino Facciolla e dal presidente del consiglio regionale Vincenzo Niro.

Intanto, il 7 settembre l’amministratore del gruppo Aria Food, Diego Volpe Pasini ha incontrato nell’impianto di Termoli Mirela Mileti, curatrice fallimentare dello Zuccherificio del Molise Spa e Fabio Morone, l’amministratore della Nuovo Zuccherificio del Molise Srl, la società affittuaria che sta conducendo la campagna saccarifera 2015. Morone è succeduto ad Enrico Cianciosi, dimessosi il 13 agosto. Entrambe le sigle societarie sono di proprietà della Regione Molise con il sistema delle scatole cinesi: la newco ha il capitale interamente nelle mani della fallita Zuccherificio del Molise Spa, che è a sua volta al 100% dell’ente pubblico.

Volpe Pasini era uscito di scena allo scadere del termine del preliminare di affitto - mai più concluso - dello zuccherificio, ma fino all’ultimo aveva sempre sostenuto di avere tra le mani contratti di coltivazione per la fornitura di barbabietole. Forse, Volpe Pasini ha offerto la cessione dei contratti di coltivazione in cambio del pagamento di una fornitura di metano, necessaria a far funzionare gli impianti e condurre a termine la mini campagna di quest’anno, al momento basata sulla produzione bieticola di una proprietà della Regione Molise di appena 60 ettari.

Intanto, il 14 agosto, i sindacati di fabbrica Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil, e il nuovo amministratore della newco Morone, hanno siglato l’accordo per la cassa integrazione guadagni speciale per un altro anno. 
“L’omologa dal ministero per il Welfare potrebbe però arrivare anche tra tre o quattro mesi – spiega ad AgroNotizie Raffaele Primiani, segretario generale della Fai Cisl del Molise ma il 31 ottobre scade il contratto di affitto e se l'omologa non arrivasse entro quella data, si perverrebbe al fallimento anche della newco, alla perdita delle quote di produzione di zucchero e all’avvio delle procedure di mobilità per le maestranze che rientrerebbero a questo punto nel fallimento della vecchia società ”. Ogni speranza di sopravvivenza dell'impianto, a questo punto, sembra legata alla vendita senza incanto del prossimo 29 settembre, che però al momento, non offre alcuna certezza.

Per scongiurare la possibilità  che si perdano quote di produzione e occupazione- con uno slittamento della data del contratto di affitto - è attesa per metà settembre la convocazione di un tavolo al ministero per le Politiche agricole, richiesto dai vertici della Regione Molise e in particolare dall'assessore alle Politiche agricole, Vittorino Facciolla.