Con il mese di gennaio si apre per l'agricoltura un nuovo anno che il mensile “Imprese Agricole” si augura possa essere migliore dei 12 mesi che lo hanno preceduto. Non dovrebbe essere difficile che l'auspicio si avveri, viste le molte difficoltà affrontate nel 2012 da tutta l'agricoltura e in particolare dal settore lattiero caseario, come ricorda puntigliosamente nel primo numero dell'anno il mensile “Formaggi e Consumi”, ospitando una rassegna dei principali fatti che hanno interessato questo settore. Fra le sfide da affrontare c'è quella di difendere il reddito degli agricoltori, questo il messaggio lanciato dal ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, nell'intervista raccolta da “Informatore Agrario” numero 2. E' una difesa anche quella che va combattuta a sostegno dell'olio e della olivicoltura italiana, alla quale il mensile “Food” dedica un intero dossier intitolato “più valore all'oro verde”. Ancora sul numero due di “Informatore Agrario” si commenta poi la nascita di Agrinsieme, il sodalizio che raggruppa una parte importante delle organizzazioni e delle cooperative agricole. Di questo nuovo sodalizio che interpreta la volontà di aggregazione del mondo agricolo si occupano poi “Agrisole” e “Terra e Vita”, entrambi nei rispettivi numeri tre della loro programmazione. Nonostante questo passo avanti verso l'unità, il mondo agricolo si divide di nuovo sul fronte dell'olio. Lo si apprende da “Agrisole” numero 3, che commenta le divisioni sulla legge Mongiello (conosciuta anche con il nome di legge salva olio), che vorrebbe dare più trasparenza al settore, ma che alcune organizzazioni degli olivicoltori interpretano come un ulteriore aggravio di burocrazia. Una divisione che bisticcia con il nuovo marchio Assieme con il quale si presentano alcuni produttori di olio extravergine che si appoggiano alla rete distributiva di Coop, iniziativa presentata dalle pagine di “Olivo e Olio” numero uno.

 

Fisco vorace

Nel valutare cosa ci si attende in questo nuovo anno appena iniziato, non si può dimenticare la stretta fiscale che sta per abbattersi sul settore. Ne parla il mensile della regione Emilia Romagna, “Agricoltura”, che ricorda come nel triennio che va da qui al 2015, scatteranno aumenti dell'irpef per i terreni agricoli. La nuova rivalutazione dei redditi fondiari, scrive “Terra e Vita” numero 2, sarà di ben il 95%, seguita a ruota dall'aumento del reddito fondiario destinato a salire dell'85%. Ancora sullo stesso numero di “Terra e Vita” si apprende che quest'anno ripartiranno anche gli accertamenti Inps sugli imponibili contributivi.

 

Fra nitrati e aflatossine

Come se non bastasse la scure del fisco, le aziende agricole che coltivano mais si trovano a fare i conti con l'aumentata presenza di aflatossine, in gran parte dovuta all'andamento climatico della scorsa stagione produttiva. Se ne parla sul mensile “Agricoltura” che esamina la situazione dell'Emilia Romagna. Intanto i produttori insistono per alzare i limiti ed evitare così appigli a chi specula su questo mercato approfittando di una situazione anomala. L'argomento è affrontato sulle pagine di “Informatore Agrario” numero uno, ma già nel numero 4 di “Agrisole” si apprende che difficilmente le richieste di aumento delle tolleranze potranno trovare accoglienza a Bruxelles. Un altro no da Bruxelles arriva a proposito della vicenda nitrati. Salutata con favore da “Informatore Zootecnico” numero uno, la decisione di rinviare di un anno l'applicazione della direttiva Nitrati ha incontrato la ferma posizione contraria delle autorità comunitarie, come si può leggere su “Agrisole” numero 4. Occhi puntati su Bruxelles anche per il mondo del latte, che si prepara ad abbandonare, nel 2015, il regime delle quote. Come avverrà il passaggio e quali le possibili conseguenze è un argomento del quale si occupa diffusamente “Agricoltura” numero uno. Il periodico dell'Associazione allevatori (L'Allevatore, numero 2), intanto, guarda con preoccupazione allo scarso interesse che il dibattito pre-elettorale riserva ai problemi da risolvere e che riguardano il mondo agricolo e soprattuto gli allevamenti.

 

I mercati

Intanto sui mercati si registra l'aumento della produzione di grano, cresciuta del 5% per i teneri, scrive “Terra e Vita” numero 3, e che ha raggiunto quota 2,7 milioni di ettari di coltivazione per il duro. A proposito di grano duro, dal mensile “Agricoltura” si apprende che per la settima volta è stato rinnovato l'accordo fra produttori e Barilla. Ed è il prezzo dei cereali, afferma “Agrisole” numero 3, che ha contribuito a migliorare i numeri della produzione lorda vendibile. Notizie negative arrivano invece dal settore delle macchine agricole. Già alcune anticipazioni erano giunte da Eima, ma ora dalle pagine di “Macchine e Motori Agricoli” numero uno arriva la conferma del crollo (-5%) delle immatricolazioni di mietitrebbie che per il quarto anno consecutivo registrano un calo delle vendite.