Il Veneto è la più importante regione vinicola d'Italia. Un'altra caratteristica peculiare del vitivinicolo veneto è la sua spiccata globalizzazione: basti pensare che circa il 27% del valore totale delle esportazioni nazionali di vino è creato in Veneto. Come dire che una bottiglia su quattro di vino italiano consumato all'estero proviene dal Veneto. 

I dati elaborati dagli esperti di Veneto Agricoltura, che ricordiamo ha anche in atto la zonazione di molte aree vitivinicole venete, segnalano che la vendemmia 2009 è stata pari a circa 1,1 milioni di tonnellate, in lieve aumento (+1,5%) all'anno precedente, pari ad una quantità di vino di circa 8 milioni di ettolitri, il 36% dei quali classificati come Dop, il 46% come Igp e il 17 come varietali. 

La vitivinicoltura si presenta, quindi, come segnala l'amministratore unico dell'Azienda regionale Paolo Pizzolato, come una delle realtà produttive più avanzate e dinamiche del settore agroalimentare veneto.

Esso conta infatti, su una superficie "assestata" negli ultimi anni intorno ai 70 mila ettari, concentrati soprattutto in due aree specifiche: il 37% in provincia di Treviso e il 36% in provincia di Verona. Le aziende vitivinicole censite sono circa 52 mila, molte delle quali di piccole dimensioni, ma che trovano nelle cantine sociali una valida organizzazione per la valorizzazione del prodotto.

Negli ultimi anni vi sono stati significativi fenomeni di aggregazione che hanno ulteriormente potenziato la forza commerciale della cooperazione veneta. Attualmente sono 39 le cantine sociali presenti nel Veneto, alle quali fa riferimento una superficie produttiva di circa 40 mila ettari e un numero di soci complessivamente pari a 26 mila.