Secondo alcune stime, la popolazione mondiale salirà a 9 miliardi entro il 2030: fornire abbastanza cibo per tutti sarà una sfida notevole per l'agricoltura e la zootecnia del futuro.

Vincere o perdere questa sfida rappresenterà la differenza tra la vita e la morte per milioni di persone in tutto il mondo e porrà i presupposti per nuovi equilibri sociali, politici ed economici.

Scienza e tecnologie si stanno già attrezzando per affrontarla: scienziati, studiosi ed esperti fanno il punto sulle ultime novità, sulle prospettive future e sulle innovazioni tecniche che faranno la differenza.
 

Africa - Sementi

Agricoltura del futuro: nuove sementi in Africa

Si prevede che la produzione di granoturco in Africa centrale e occidentale vedrà un notevole incremento grazie alle nuove varietà importate dal Nigeria National Variety Release Committee. Queste varietà sono state migliorate per fronteggiare molti impedimenti solitamente associati a questa coltura, come siccità, scarsa fertilità dei suoli, avversità, patologie e infestanti.

"Queste varietà hanno forniscono ai coltivatori le opportunità adeguati per affrontare e vincere le sfide alla produzione di granoturco in Africa centrale e occidentale" ha commentato con soddisfazione Abebe Menkir, uno dei breeder che hanno partecipato al progetto.

Fonte: SciendeDaily

 

Mondo - Agroalimentare

Agricoltura del futuro: i rischi per la sicurezza alimentare

Esperti di Unilever, multinazionale europea, dell'inglese Food Standards Authority e del National Center for Food Safety and Technology, con sede a Chicago, hanno mappato le possibili minacce future alla sicurezza alimentare e il modo per combatterle.

Scienziati da entrambi i lati dell'Atlantico hanno unito le loro competenze per tracciare una visione d'insieme di quei trend (tecnologia, consumi, mercati...) che potrebbero determinare le patologie portate dai cibi nei prossimi anni.

I fattori più importanti nel diffondersi di queste malattie sono stati identificati principalmente nella crescita della domanda di cibo a livello mondiale, nel commercio internazionale incontrollato, e nel maggiore consumo di cibo giudicati "costosi" come carne e ortofrutta fresca.

Anche una maggiore domanda di cibi refrigerati e dalla shelf life più lunga, alimentata dal desiderio dei consumatori di unire convenienza e disponibilità a lungo termine degli alimenti, è una dei fattori di rischio identificati.

Considerando questi fattori, la proposta degli studiosi per fronteggiare le malattie portate dai cibi non può prescindere dalla stretta collaborazione tra Paesi, enti di ricerca e istituzioni: un sistema di sorveglianza globale, investimenti nelle tecnologie per la sicurezza alimentare e i metodi di rilevamento, la ricerca nel settore dei pericoli microbiotici e nel loro controllo.

Fonte: FoodQualityNews

 

Usa - Zootecnia

Agricoltura del futuro: zootecnia e biotecnologia

Durante un simposio tenutosi nell'ambito del più grande appuntamento scientifico americano, l'American Association for the Advancement of Science annual meeting, gli scienziati Rod Hill e Larry Branen dell'Università dell'Idaho hanno esplorato i modi in cui la biotecnologia potrà fornire abbastanza alimenti derivati dagli animali per soddisfare i bisogni alimentari nel futuro.

Biologia di sintesi, nanotecnologia, ingegneria genetica e altre applicazione della biotecnologia - oltre al fondamentale ruolo dell'opinione pubblica nel decidere l'accettabilità del loro utilizzo - sono state discusse durante il simposio.

"Le pratiche zootecniche del futuro saranno rivolte a fornire cibo sano, nutriente e in misura sufficiente a sfamare una popolazione in rapida crescita" ha spiegato Hill.

La domanda è se la Terra potrà continuare a produrre abbastanza cibo senza alcun "aiuto" tecnologico: "La produzione di cibo lasciata a "se stessa", per così dire, non è affidabile" ha detto Hill. "Ecco perchè l'umanità è irrevocabilmente legata agli interventi tecnologici per supportarsi in un futuro non troppo lontano".

Fonte: ScienceDaily

 

Asia e Africa - Attualità

Agricoltura del futuro: puntare sulla piccola scala

Un saggio pubblicato sulla rivista 'Science' attira l'attenzione sul fatto che i 20 miliardi di dollari promessi dai grandi del G8 per incentivare l'agricoltura nei Paesi in via di sviluppo potrebbero non essere sufficienti per nutrire la popolazione mondiale. Non si tratta solo di gestire il tasso di crescita della popolazione e i cambiamenti climatici, ma si tratta soprattutto di focalizzare un impegno concreto su quelle piccole fattorie "miste" (che uniscono cioè produzioni vegetali ed animali all'interno della stessa azienda) molto diffuse nei Paesi del terzo mondo, specialmente in Africa e Asia.

Donatori e policymakers hanno spesso sorvolato sull'agricoltura su piccola scala: appezzamenti ridotti in cui vengono coltivati piccole estensioni di riso o mais, mentre allo stesso tempo si alleva una mucca, alcune galline o un paio di capre. Tuttavia, come riportano i dati presentati nel saggio,  collettivamente queste fattorie sfamano la maggior parte del miliardo di poveri del mondo. 

Di più: sono la chiave a ogni sforzo per intensificare la produzione agricola e animale dei Paesi in via di sviluppo.

Nel quadro tratteggiato in 'Science', questi "sistemi misti" diventano quindi modelli per un'attività agricola efficiente, ben inserita nell'ambiente circostante e in grado di fronteggiare le richieste alimentari del futuro.

Fonte: ScienceDaily