Continua a perdere forza il prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto, che già da qualche settimana cede posizioni e ora si colloca sugli stessi livelli dello scorso anno.
Si ripete in sostanza il trend del 2017, con i prezzi in flessione nell'ultima parte dell'anno, mentre il 2018 aveva seguito un andamento anomalo, come evidenzia il grafico che segue, elaborato da Assolatte.
 

Il prezzo del latte spot in Italia negli ultmi tre anni
(fonte: © Assolatte)

Situazione analoga per il latte spot francese e tedesco, con prezzi in caduta sensibile, sebbene le variazioni tendenziali, cioè il confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, si mantengano elevate, con percentuali positive a due cifre.
Una situazione che riduce lo spread fra le quotazioni italiane e il prodotto di importazione.
 

 

Il latte nella Ue

Questa la situazione in Italia, dove ricordiamo è stato siglato nel mese scorso un accordo con le industrie del latte, che ha fissato il prezzo in Lombardia a 40 centesimi di euro al chilo, come già approfondito da AgroNotizie.

Nel frattempo nella Ue il prezzo medio rilevato in ottobre dalla Commissione europea denota ancora una discreta "forza", con quotazioni che sfiorano i 35 euro al quintale, segnando così un aumento dell'1,6% sul mese precedente.
Da segnalare in particolare l'aumento del latte in polvere intero (più 2,3%), frutto delle tensioni sui mercati internazionali per l'aumentata domanda cinese.
 
 

I prezzi mondiali

Restiamo sui mercati internazionali con le quotazioni dei principali prodotti lattiero caseari registrate a inizio dicembre, dove si notano le cadute di prezzo del burro in tutti i grandi "players" del settore e la crescita, anche in questo caso, del latte in polvere intero (Wmp), con l'unica eccezione della Ue, dove già i prezzi erano sostenuti.
 
 

La produzione

Gli ultimi dati sulla produzione europea di latte (i più recenti si fermano al settembre 2019) mostrano una sostanziale stabilità, visto il modesto incremento, fermo a un più 0,4%.

Non così in Italia dove le consegne di latte, sempre relative al mese di settembre, si fermano poco oltre le 919mila tonnellate.
Un livello dell'1,5% superiore a quello dello scorso anno e sovrapponibile a quello del 2017, come mette in evidenza il grafico che segue, elaborato da Assolatte.
 

Le consegne di latte in Italia negli ultimi tre anni
(fonte: © Assolatte)

 

Il latte nel mondo

Spostando lo sguardo alla produzione mondiale, c'è da notare la caduta della produzione di latte in Australia (-5,8% in ottobre) e la sostanziale invarianza delle produzioni statunitensi (+0,3%) e della Nuova Zelanda (-0,7%).

L'offerta di latte e derivati non è dunque in espansione, mentre sono significative le variazioni sul fronte dell'export europeo.
Accade per il burro, con Cina e Giappone che si contendono il ruolo di principali paesi di arrivo del prodotto europeo, mentre per il latte in polvere intero troviamo ai primi posti Cina e Indonesia, il che spiega gli aumenti di prezzo visti in precedenza.
 


 

Il prezzo che verrà

Questo lo scenario mondiale. Quali le ripercussioni in Italia sul mercato del latte?
Con dicembre si chiuderà l'accordo sul prezzo del latte in Lombardia, fissato a 40 centesimi al litro.
Per il prossimo anno si continuerà a seguire il modello indicizzato, che prevede che il calcolo sia basato sulla media delle quotazioni europee del latte e sul prezzo del Grana padano.

Già abbiamo visto che il livello del prezzo medio europeo è in progressione.
Per il Grana Padano le ultime rilevazioni di mercato fatte da Ismea indicano un prezzo medio di 8,10 euro al chilo nel mese di novembre, con una variazione negativa (- 2,7%) rispetto al mese precedente, ma comunque superiore di quasi l'11 % rispetto al 2018.

E con l'inizio dell'anno, se il trend del periodo sarà rispettato, i prezzi del Grana Padano dovrebbero riprendere vigore. Con essi anche il prezzo del latte.
 

Andamento del prezzo medio del Grana Padano (fonte: Ismea)

Compito difficile quello delle previsioni di mercato.
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri del latte" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
Le fonti non mancano e AgroNotizie le raccoglie per dare ai lettori gli strumenti per orientarsi.