Produzione: -21,9% sul 2017-2018
C’è a questo punto un solo mese di tempo per portare i prezzi del pecorino a livelli tali da poter obbligare i caseifici a pagare un congruo conguaglio sul prezzo del latte all’ovile da corrispondere ai pastori sardi, secondo l’accordo dell’8 marzo scorso. Ma si è ben lontani dall’obiettivo di un prezzo complessivo da 1,02 centesimi al litro al netto di Iva.E i malumori si sono fatti sentire già a metà agosto, con una dura nota di Coldiretti Sardegna, che faceva notare come nonostante quest’anno si sia prodotto molto Pecorino romano in meno rispetto alla campagna 2017-2018, - quantificato dal Clal in 25.389 tonnellate in tutto, pari al -21,9% rispetto alla scorsa annata lattiero casearia, i prezzi del formaggio non sono risaliti come previsto. Mentre dopo lo stanziamento di 14 milioni di euro da parte del Mipaaf, avvenuto a fine luglio, non si hanno notizie delle aste per gli indigenti, finalizzate a ritirare parte del prodotto dal mercato. Mentre all’orizzonte si profila il pericolo dei nuovi dazi - per ora solo minacciati dall’amministrazione Usa, paese destinatario di un’importante fetta di produzione di questo formaggio.
Prezzi del Pecorino romano e del latte ovino
Attualmente, il prezzo medio del Pecorino romano, misurato dal Clal da inizio campagna sulla Borsa merci di Milano, è di poco superiore a 6,12 euro, e risulta cresciuto di 21 centesimi rispetto ai 5,91 euro al chilo del 3 giugno.E' quindi necessario che il prezzo medio ponderato del formaggio, calcolato da novembre 2018 a ottobre 2019, lieviti fino a 6,50 euro al chilo – come previsto dall'accordo dell'8 marzo 2019 - per poter pagare il primo scaglione di conguaglio a novembre prossimo, pari ad una maggiorazione di 2 centesimi oltre il prezzo base che è attestato, per i mesi da marzo in poi, a 0,74 centesimi al litro. Ora tutto dipenderà dalle quantità effettivamente compravendute e da come sarà operata la ponderazione di questa media e dai prezzi effettivi di mercato da oggi a fine ottobre, come previsto dall'accordo.
Secondo la griglia di corrispondenza tra prezzi del Pecorino romano e prezzi del latte ovino sardo, posta a base dell'accordo dell'8 marzo 2019 tra pastori, organizzazioni agricole e trasformatori, occorre un prezzo medio ponderato del Pecorino romano da 8,50 euro al chilo per consentire la corresponsione ai pastori di un conguaglio che porti il latte ovino sardo complessivamente a 1,02 euro al litro. E con l'annata lattiero-casearia ormai in dirittura d'arrivo tutto è affidato all'andamento del mercato del Pecorino romano di settembre e ottobre.