Un provvedimento attuato lo scorso 25 luglio, grazie alla firma del decreto interministeriale del Mipaaft, di concerto con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Un passo verso le aste e il ritiro dai locali di stoccaggio di ingenti quantitativi di Pecorino romano, che il mercato mostra di aver già scontato, atteso che oggi – 29 luglio 2019 – i prezzi del formaggio Dop sulla piazza di Milano sono rimasti stabili.
"Questa misura era stata introdotta con il decreto-legge emergenze agricole – ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio – Grazie ad un impegno assiduo, abbiamo concluso in tempi rapidi le procedure necessarie per ottenere l'autorizzazione della Commissione europea, richiesta dal medesimo decreto-legge. Quindi, abbiamo potuto procedere a firmare il decreto e a stanziare la somma per l'acquisto e la distribuzione dei formaggi Dop da parte degli enti caritatevoli".
L'acquisto del pecorino Dop avverrà tramite procedure di gara. Sarà l'Agea a farsi carico dell'emanazione del bando, da suddividere in più lotti, e dell'espletamento delle successive procedure per l'assegnazione definitiva dei fondi.
Borsa merci di Milano
Oggi - 29 luglio 2019 - alla Borsa merci della Camera di commercio di Milano il Pecorino romano Dop - "stagionatura di 5 mesi e oltre" e alle condizioni di "acquistato da produttore" - ha spuntato i prezzi di euro 6,50 al chilogrammo sui minimi ed euro 6,80 sui massimi, confermando gli stessi valori della seduta precedente, quella del 22 luglio. Il che non cambia la situazione precedente: conguagli elevati sul prezzo del latte ovino ai pastori - da pagarsi a novembre prossimo - appaiono così ancora lontani.Prezzi del Pecorino e conguaglio sul prezzo del latte ovino
Infatti, attualmente, il prezzo medio del Pecorino romano, misurato dal Clal da inizio campagna sulla Borsa merci di Milano, è di poco superiore a 5,99 euro, e risulta cresciuto di 8 centesimi rispetto ai 5,91 euro al chilo del 3 giugno. E' quindi necessario che il prezzo medio ponderato del formaggio, calcolato da novembre 2018 a ottobre 2019, lieviti oltre i 6 euro al chilo – come previsto dall'accordo dell'8 marzo 2019 - per poter pagare il conguaglio a novembre prossimo. Ora tutto dipende dalle quantità effettivamente compravendute e da come sarà operata la ponderazione di questa media e dai prezzi effettivi di mercato da oggi a fine ottobre, come previsto dall'accordo.Secondo la griglia di corrispondenza tra prezzi del Pecorino romano e prezzi del latte ovino sardo, posta a base dell'accordo dell'8 marzo 2019 tra pastori, organizzazioni agricole e trasformatori, occorre un prezzo medio ponderato del Pecorino romano da 8,50 euro al chilo per per consentire la corresponsione ai pastori di un conguaglio che porti il latte ovino sardo complessivamente a 1,02 euro al litro. E con l'annata lattiero-casearia ormai in dirittura d'arrivo tutto è affidato all'andamento del mercato del Pecorino romano da qui a fine ottobre.