Questa volta c'erano tutti, allevatori e le loro rappresentanze, la Regione Lombardia con l'assessore all'Agricoltura Gianni Fava e, ciò che più conta, le industrie del settore latte. Quelle stesse che avevano invece disertato l'incontro di lunedì 15 luglio promosso dalla regione Lombardia per definire il prezzo del latte. Una diserzione che “scottava”. Rifiutare l'invito del ministro per le Politiche agricole Nunzia De Girolamo nel ruolo di mediatrice per smussare le difficoltà che si frappongono al raggiungimento di un'intesa sarebbe stato più di un errore “tattico”, una villania. Così il 25 luglio, come da invito, le parti si sono incontrate a Roma, ospiti del ministero, con giusta soddisfazione del ministro. "Ringrazio i rappresentanti delle organizzazioni agricole e quelli dell'industria del latte - ha detto il ministro al termine dell'incontro - per aver accolto il mio invito a incontrarsi per affrontare temi cruciali per il futuro del settore. Credo sia stato già un importante risultato quello di aver riunito le parti attorno al tavolo ed il mio ruolo voleva essere proprio di stimolo alla ripresa del dialogo. Fondamentale ora giungere quanto prima a soluzioni per dare risposte urgenti ai tanti operatori coinvolti."
Si riparte da Milano
Che già si potesse giungere ad una definizione del prezzo in questo incontro nessuno lo aveva messo in programma, e così è stato. L'obiettivo, raggiunto, era semmai quello di ricucire un dialogo fra le parti, dialogo che sembrava compromesso dopo l'intransigente posizione delle industrie del latte. Ora il cammino riprende e con speditezza. Già a 24 ore dalla conclusione dell'incontro romano le parti si incontreranno nuovamente, questa volta a Milano, per riprendere le trattative. E un punto di incontro sembra avvicinarsi. Vedremo se le industrie accetteranno di pagare il latte più dei 40 centesimi al litro che rappresentava sino a ieri un limite invalicabile. Ma del tutto insufficiente, secondo gli allevatori, a compensare il difficile e costoso lavoro che ogni giorno si fa nelle stalle italiane.