Gli allevamenti di montagna siano oggetto di una strategia speciale da parte delle istituzioni europee. Il Parlamento ha adottato una risoluzione per sostenere la competitività delle regioni montane presenti nel territorio comunitario.
La risoluzione, proposta dall'euro deputato Michl Ebner (EPP-ED, IT), sottolinea le difficoltà in cui versa l'allevamento praticato in molte zone di montagna, malgrado contribuisca a preservare l'ambiente e la biodiversità. Ecco perché il Parlamento Europeo chiede alla Commissione una strategia speciale per queste attività che coinvolgono circa il 20 per cento della popolazione europea.
E' soprattutto l'allevamento da latte a risentire delle difficoltà, benché il suo potenziale sia dimostrabile nel settore degli alimenti tradizionali, oggetto anche di attrattiva turistica. Si chiede quindi alla Commissione europea di individuare nell'arco di sei mesi una strategia integrata per lo sviluppo sostenibile di queste produzioni con l'adozione di programmi nazionali che coinvolgano le autorità territoriali e individuino strategie di assistenza, a favore soprattutto delle giovani generazioni.
L'Europarlamento suggerisce di puntare sulla tutela del patrimonio genetico degli animali e sulla tutela della biodiversità. In Italia, un Centro nazionale di valorizzazione per la biodiversità è nato questa estate a Parma, promosso dalla Provincia e dall'Università di Parma con il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Il nuovo centro, particolarmente dedicato al settore animale, opererà in stretto contatto con le istituzioni nazionali che si occupano di biodiversità, con pieno riferimento al Piano nazionale per la biodiversità già approvato da uno specifico gruppo di lavoro della Conferenza Stato Regioni.
 
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