Anche i prodotti agricoli che non rispettano i classici canoni estetici necessari per ambire alla Grande distribuzione organizzata (Gdo) e i piccoli produttori agricoli che lavorano su pochi ettari, ma con grande dedizione e con attenzione alla qualità, possono ambire ad avere un mercato più ampio di quello di prossimità e trovare nuovi canali di vendita.

È l'insegnamento per gli agricoltori di tutta Italia a un anno dal debutto di Babaco Market, ecommerce che offre un servizio di delivery di box di frutta e verdura che, per difetti estetici, non possono accedere ai canali tradizionali. Si tratta di un ecommerce che ha al centro dei pensieri la riduzione dello spreco alimentare.

Proprio in questi giorni Babaco Market festeggia un anno di vita, questa è stata l'occasione per fare il punto anche sull'esplosione dell'ecommerce anche alimentare.

Un anno fa, con il primo lockdown, anche i più diffidenti sono stati costretti a provare l'ordine di beni alimentari online, comprese la frutta e la verdura. Oggi che è tornata la quasi totale libertà di muoversi, la tendenza resta.

"L'Italia era uno dei Paesi più indietro nella penetrazione ecommerce food rispetto agli altri europei, per una questione soprattutto culturale - ha detto Mario Bagliani, senior partner di Netcomm Services, intervenuto durante l'incontro - gli italiani erano abituati a fare la spesa in negozio o al mercato. I numeri del fenomeno sono impressionanti, la crescita degli acquisti di food online è stata del +150% durante il 2020 ma continua anche ora. C'è da considerare infatti che, finalmente, è arrivata l'offerta anche in Italia, il ritardo dell'ecommerce per il food era dovuto anche a quello. Il dato attuale si aggira sul 2% di penetrazione totale dell'ecommerce food contro l'8-10% dei paesi avanzati, ma il recupero sarà veloce. La questione sostenibilità poi è un trend molto forte: il profilo degli eshopper infatti coincide con quello di chi è attento alla sostenibilità. Più del 70% di chi fa acquisti online guarda agli aspetti ambientali e il 20% ricade negli ecoshopper selettivi. Fanno attenzione al prodotto ma anche al packaging, al mezzo di trasporto".

Babaco Market si inserisce perfettamente nei trend, i clienti si abbonano e ogni settimana ricevono a casa delle box praticamente a sorpresa, contenenti prodotti della terra "diversamente belli", ma comunque di qualità e sempre di stagione. Il tema della sostenibilità è al centro non solo per il fatto che i prodotti vengono recuperati quando, altrimenti, sarebbero sprecati ma anche per l'attenzione a tutti gli altri aspetti.

"Tendiamo ad essere attenti a tutta la filiera. In concreto cosa facciamo?", ha raccontato il fondatore di Babaco Market, Francesco Giberti. "Le nostre box sono plastic free, non c'è packaging in pratica, se non strettamente necessario. Arrivano a casa attraverso mezzi che sono a impatto zero nel 60% dei casi, puntiamo su cargo bike o mezzi elettrici. Sul restante 40%, stiamo lavorando. In provincia non è facile ma la tendenza, da parte nostra, è implementare il più possibile gli accorgimenti utili per un modello attento all'ambiente".

Quindi, verrebbe da pensare, per forza sull'ecommerce ci saranno solo prodotti biologici, anche se brutti. "Non per forza il bio è migliore rispetto al convenzionale" ha detto ancora Giberti. "La cosa fondamentale per noi è selezionare agricoltori che lavorino secondo standard importanti, lavoriamo principalmente con agricoltori che praticano agricoltura convenzionale e, a volte, anche con agricoltori biologici. Valutiamo azienda per azienda il modo in cui lavora".

Il primo anno per Babaco Market è stato positivo, ecco un po' di numeri: 2mila utenti, 20mila consegne gestite, quaranta comuni coperti fra Milano e hinterland. Il delivery cresce in media del 30% al mese in termini di base utenti e del 54% in termini di ordini e fatturato. I risultati sono buoni anche per l'ambiente, secondo quanto comunicato dall'azienda, in un anno sono state salvate 140 tonnellate di frutta e verdura dallo spreco e risparmiate 350 tonnellate di emissioni di CO2. Presto Babaco Market inizierà a consegnare anche a Varese, Torino, Bergamo e Brescia mentre nel 2022 è previsto lo sbarco a Bologna e Reggio Emilia. In futuro l'idea è di espandersi anche al Sud.

Infografica di Babaco Market
(Fonte foto: Babaco Market)
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Sono quasi cento gli agricoltori con i quali Babaco Market ha instaurato un rapporto e, anche se le consegne per ora si concentrano nel Nord Italia, i fornitori di Babaco Market si trovano in ogni parte della penisola. Per avviare una collaborazione basta andare sulla pagina dedicata ai produttori del sito e compilare il form per mettersi in contatto con il team di Babaco.