Quando un agricoltore o un allevatore ha bisogno di informazioni di solito si rivolge al proprio tecnico o a quello della rivendita, oppure ad un amico o vicino. Ma sempre più spesso cerca informazioni online e YouTube offre un vasto assortimento di tutorial e video informativi, amatoriali e non, che possono essere utili per superare i problemi del lavoro quotidiano.

D'altronde secondo i dati dell'Osservatorio Smart AgriFood il 26% degli agricoltori italiani si rivolge primariamente alla rete quando è alla ricerca di informazioni a livello lavorativo, mentre solo il 18% interpella un agronomo/veterinario.

I creatori di contenuti possono essere le aziende del settore, percepite talvolta però come di parte. Gli organi di informazione, come AgroNotizie, e gli agricoltori stessi, che mettendoci la faccia comunicano attraverso la rete, creando contenuti che pensano possano essere utili ai propri colleghi. Ma un ruolo rilevante lo possono avere anche i tecnici.

Già, anche nel mondo dell'agricoltura esistono gli influencer e noi ne abbiamo incontrato uno dei più seguiti in Italia, Mauro Marmiroli. Medico veterinario del Centro Veterinario San Martino, dal 2015 produce contenuti formativi ed è diventato ormai un punto di riferimento per la zootecnia nostrana, con 21mila iscritti al canale e quasi 10 milioni di visualizzazioni.


Come nasce un influencer

"Mi sono reso conto che quando visitavo una stalla spesso non riuscivo a dedicare all'allevatore il tempo necessario ad affrontare certi argomenti complessi utili al miglioramento dell'attività dell'azienda. Durante il giorno sono sempre di fretta e anche gli allevatori hanno poco tempo a disposizione", ci spiega Marmiroli, che gestisce il canale praticamente da solo.

"Così mi è venuta l'idea di creare dei video da caricare su YouTube e da condividere su Whatsapp in modo che gli allevatori potessero guardarli nel momento in cui era loro più comodo. Era un modo per integrare la visita in stalla- sottolinea il tecnico parmense - ma piano piano il canale è cresciuto in maniera autonoma e ora i miei video vengono visti da un gran numero di persone in cerca di informazioni online".

E infatti basta fare una veloce ricerca su YouTube per scoprire che sul canale del Centro Veterinario San Martino c'è un video che risponde a quasi ogni dubbio che possa sorgere nel lavoro quotidiano in stalla. E le statistiche dei video, ci spiega Marmiroli, indicano che gli utenti guardano i contenuti la sera e la domenica, quando hanno del tempo libero da dedicare all'aggiornamento professionale.


YouTube in questo modo permette un tipo di comunicazione asincrono e indipendente dalla presenza fisica del veterinario in azienda. "Ho scelto YouTube perché ti permette di mostrare ciò di cui stai parlando e perché nonostante sia un social network dà spazio limitato al pubblico. Nella vita, professionale e non, c'è sempre chi non è d'accordo con te e non volevo che queste persone, per non dire hater, avessero troppo spazio”.


Comunicare cosa e per quale motivo?

Marmiroli ha iniziato a pubblicare video su YouTube per una esigenza lavorativa, ma non per trovare nuovi clienti o guadagnare con le sponsorizzazioni. "Se un allevatore mi contatta perché ha visto un mio video su YouTube io lo rimando sempre al proprio veterinario, perché non voglio che i colleghi si sentano esautorati del loro ruolo. E non ho mai accettato di pubblicare video sponsorizzati perché credo che l'imparzialità del canale sia la sua forza”.

E in effetti i video di Marmiroli sono percepiti super partes e quindi maggiormente affidabili. Mentre ci sono altri canali dove gli AgroYoutuber pubblicano video su servizi o prodotti di aziende senza specificare che il video è stato sponsorizzato, una pratica scorretta che mina la credibilità dello Youtuber ma in generale del settore.


I video di Marmiroli sono così ben fatti, semplici ma precisi, che sono diventati uno strumento anche per altri veterinari, che mandano i link YouTube ai propri clienti. E anche alcuni istituti agrari, specialmente durante il lockdown, hanno impiegato il materiale prodotto dal Centro Veterinario San Martino con finalità didattiche.

Per Marmiroli le regole per avere un canale di successo su YouTube sono semplici:
  • Creare contenuti di interesse per gli agricoltori. Da questo punto di vista la durata del video non è rilevante. Se chi guarda è interessato all'argomento sarà disposto ad investire anche mezz'ora per capire bene come migliorare la propria azienda.
  • Essere perseveranti. Prima di vedere i primi risultati in termini di visualizzazioni possono passare molti mesi e anche anni. Più contenuti si creano maggiore traffico si genera e quando un canale inizia a macinare visualizzazioni entra in una spirale virtuosa, poiché l'algoritmo di YouTube propone i video in cima alla lista di ricerca o a chi sta facendo ricerche correlate.
  • Metterci la faccia. Il coinvolgimento del pubblico avviene producendo contenuti "dal volto umano". Solo in questo modo si crea quel rapporto di fiducia che è poi alla base dell'apprendimento. Se mi fido della persona sarò disposto a rischiare cambiando il mio modo di lavorare.


Contenuti informativi o ricreativi?

Se l'obiettivo di Marmiroli è quello di fare informazione, molti Youtuber invece mirano all'intrattenimento. Un esempio di canale che sta avendo un successo esplosivo negli Stati Uniti è Laura Farms, gestito da una ragazza di vent'anni che tornata a casa dal college a causa della pandemia di coronavirus ha iniziato a girare video sulla sua vita nell'azienda agricola di famiglia.

In questi casi i video hanno un ridotto valore informativo, ma grazie alla capacità comunicativa di Laura sono visti da milioni di americani (e non solo) che vogliono sapere tutto della vita della giovane ragazza.


Il canale, iniziato come un gioco, ora genera profitti attraverso il merchandising (magliette, felpe, tazze, etc.) e attraverso la possibilità per gli amanti del canale di sostenere la propria beniamina tramite donazioni sulla piattaforma Patreon.

"Voglio che questa sia la mia vita reale", spiega sul suo canale Laura che in un video introduttivo si presenta e spiega lo spirito del progetto. E guardando le clip a ritroso, dalle prime pubblicate ad inizio 2020 fino alle ultime uscite, si nota come il suo approccio alla camera, il montaggio e anche la strategia di marketing sia evoluta. Insomma, un gioco che è diventato un lavoro.

 

I dieci canali YouTube da seguire

Se questo articolo vi ha incuriosito in quest'altro abbiamo raccolto dieci canali YouTube di farmer (statunitensi, britannici e italiani) che offrono uno spaccato interessante di quello che vuol dire comunicare l'agricoltura tramite YouTube.