In occasione dell'assemblea di Federalimentare, che si è tenuta il 13 dicembre scorso a Roma, è stata presentata la nuova squadra della federazione e un analisi sulla reputazione e l'eccellenza del settore alimentare.

La giornata ha quindi visto il passaggio di consegna tra i due presidenti, Luigi Scordamaglia e Ivano Vacondio e la presentazione del nuovo team che, per il prossimo quadriennio, sarà composto dai vicepresidenti Silvio Ferrari, Nicola Levoni, Paolo Mascarino e Paolo Zanetti, dal consigliere incaricato Vittorio Cino, dai consiglieri elettivi Michele Cason e Annibale Pancrazio e dal direttore Nicola Calzolaro


Alimentare, si spinge sull'acceleratore

Successivamente il focus si è spostato sull'industria alimentare italiana che, secondo le parole del neopresidente Vacondio : "ha conquistato nel mondo una reputazione di assoluta eccellenza e rappresenta un patrimonio che abbiamo il dovere di valorizzare".

"Tantissime piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale del nostro Paese e che, con il loro saper fare tutto italiano, trasformano le materie prime in prodotti di prima qualità che sono richiesti in tutto il mondo" prosegue Vacondio.

Qualità che fa registrare all'export alimentare un aumento del 75,7% negli ultimi dieci anni, fino ad arrivare, nel 2017, a quota 32 miliardi. Numeri importanti se si pensa che a pesare è anche il sistema dei Dop e Igp del Paese, che hanno raggiunto nel decennio un aumento specifico dell'export del 140%. 

"Per i risultati ottenuti finora è necessario considerare l'export strategico per la crescita dell'intero comparto agroalimentare" ha continuato Vacondio - Al centro dell'attenzione di Federalimentare ci sarà dunque il proseguimento di un'azione forte a sostegno dell'internazionalizzazione, della promozione dell'export e della tutela del made in Italy".
 
Un impegno necessario e legato a una corretta informazione volta a tutelare, in Italia come all'estero, la cultura e il valore del saper fare italiano per contrastare fenomeni dannosi per l'immagine del made in Italy e per la nostra economia.