Ad annunciarlo è Coldiretti che inoltre spiega: "Sarà consentito indicare, facoltativamente, i valori anche per porzione e altri elementi quali gli acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre e i sali minerali o vitamine".
Come ricorda Coldiretti, non si tratta dell'unica novità in materia di etichettatura. E' di pochi giorni fa la notizia, infatti, della firma del decreto che introduce in etichetta l'indicazione obbligatoria dell'origine per i prodotti lattiero-caseari.
L'obbligo della dichiarazione nutrizionale è una nuova tappa nel percorso di trasparenza nell’informazione ai consumatori tracciato dal regolamento comunitario che già il 13 dicembre 2014, spiega Coldiretti, aveva portato ad una prima modifica delle nuove etichette per i prodotti alimentari in vendita che da allora sono scritte con caratteri più chiari e grandi ma devono anche riportare più informazioni: da una maggiore evidenza sulla presenza di sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze all’indicazione del tipo di oli e grassi utilizzati, dalla data di congelamento alle informazioni sullo stato fisico degli ingredienti utilizzati in modo ad esempio da non poter utilizzare il solo termine “latte”, se si usa latte in polvere o proteine del latte.
L'organizzazione agricola, soddisfatta, commenta: "Si tratta di un passo importante per la trasparenza dell'informazione sulle caratteristiche dei prodotti che si acquistano sulla base di parametri oggettivi in una situazione in cui troppo spesso vengono esaltate impropriamente specifiche proprietà. Potranno essere così fatte valutazioni oggettive e comparazioni tra i diversi prodotti presenti sugli scaffali in una situazione in cui è giustamente aumentata la sensibilità dei cittadini sulle scelte alimentari. E’ sicuramente cresciuta infatti l’attenzione degli italiani per l’impatto che il cibo esercita sulla propria salute".
Secondo un'indagine Coldiretti/Ixè, quasi la metà degli italiani (49%) ha seguito una dieta nell’ultimo anno e tra questi il 25% di tipo dimagrante, mentre il 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. Grazie alle informazioni nutrizionali degli alimenti riportate in etichetta sarà possibile fare scelte di acquisto più consapevoli.
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Fonte: Coldiretti