L’Europa scommette sui giovani. Perché da questo binomio, e dalle sue combinazioni in chiave innovativa, potrebbero essere creati oltre due milioni di nuovi posti di lavoro a livello comunitario.

Proprio per facilitare quest’incontro tra nuove generazioni e settore primario, sono nati progetti ad hoc come il Fayp (Fostering agri-culture among young people) e l’Eye (Erasmus for young entrepreneurs) che la Cia ha sposato e fatto suoi. Promuovendoli in un incontro specifico che si è tenuto oggi, primo giugno 2016, a Roma all’Auditorium “Giuseppe Avolio”, intitolato “La Cia nei progetti europei per i giovani”.

Nonostante il cambio di rotta in atto, testimoniato dal picco di immatricolazioni alla facoltà di Agraria dall’inizio della crisi (+40%), in Italia, così come in Ue, resta bassa la presenza dei giovani nelle aree rurali. Nel nostro Paese solo meno del 20% dei conduttori agricoli è under 40.
Ecco perché è necessario favorire il ricambio generazionale, anche attraverso gli strumenti messi in campo dall’Europa.

Strumenti come il Fayp appunto, il progetto lanciato da Adapt e cofinanziato dalla Commissione Ue, che ha aggregato le rappresentanze sindacali dell’area mediterranea (Cia per l’Italia, Cap per il Portogallo, Paseges in Grecia e Upa in Spagna) con l’intento di avvicinare le nuove generazioni all’agricoltura tramite lo sviluppo di attività innovative che seguono tre direttrici specifiche: orientamento e istruzione; comunicazione; politiche di sostegno all’imprenditoria agricola. 

Ma non solo il Fayp. La Cia si è aggiudicata, in partnership con altri dieci enti, l’ottavo bando del Programma di mobilità europeo “Erasmus per giovani imprenditori” (Eye) che aiuta ad acquisire le competenze necessarie per gestire un’azienda e favorisce lo scambio di esperienze, offrendo la possibilità di trascorrere un periodo in un altro Paese Ue presso un’azienda gestita da un imprenditore esperto e già affermato.
Contribuendo in questo modo all’internazionalizzazione, allo sviluppo di reti e relazioni, alla crescita di competitività e innovazione.

In particolare la Cia, come organizzazione intermediaria accreditata, dispone di dodici borse destinate ai nuovi o potenziali imprenditori e di nove posti per imprenditori ospitanti disposti a realizzare uno scambio nell’ambito del programma Eye. L’iniziativa europea ha già raccolto negli anni un grande successo, avendo coinvolto circa 7.400 imprenditori, tra senior e junior, per un totale di 3.700 scambi.

“La realtà dei giovani in agricoltura è ricca di potenzialità - ha affermato il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino - e deve essere valorizzata da misure concrete. E noi vogliamo poter contribuire a tutelare il loro futuro in Italia e in Europa”.
D’altra parte, ha aggiunto, “l’agricoltura stessa non può sopravvivere per sempre se le nuove generazioni restano fuori dal mercato”.