Il programma Eye, tra l’altro, permette di estendere anche all’agricoltura un’opportunità rivolta alla piccola e media impresa (Pmi), in mancanza di altri programmi europei di scambio rivolti specificamente al settore primario.
Nel dettaglio, spiega la Cia, il programma prevede l’opportunità per un nuovo o potenziale imprenditore (chi ha avviato la sua attività da meno di tre anni o chi intende avviarne una) di effettuare un’esperienza presso un imprenditore ospitante, al fine di approfondire sul campo quella che sarà la sua attività futura e sviluppare diversi aspetti del piano d’impresa. Il periodo va da uno a sei mesi.
Allo stesso tempo il programma permette agli imprenditori agricoli italiani di accogliere presso le loro aziende, giovani disposti ad affiancarli nelle loro attività quotidiane di gestione per scambiare conoscenze e buone pratiche.
Entrambi avranno l’occasione di rafforzare la loro attività, attraverso lo scambio di idee e know-how, la partecipazione ad un network europeo di Pmi, favorendo l’accesso a nuovi mercati e la ricerca di potenziali partner commerciali.
La Cia, come organizzazione intermediaria accreditata, in particolare, dispone di dodici borse destinate ai nuovi o potenziali imprenditori e di nove posti per imprenditori ospitanti, disposti a realizzare uno scambio nell’ambito del programma Eye. Tutte le candidature verranno attentamente valutate in base ai requisiti richiesti dal programma.
L’iniziativa europea ha raccolto negli anni un grande successo, avendo coinvolto finora circa 7.400 imprenditori, tra senior e junior, coinvolti in 3.700 scambi. Per maggiori informazioni si può consultare il sito o scrivere all’indirizzo e-mail.