L'Unione europea ha iscritto nel registro degli alimenti a Indicazione geografica protetta la pasta "Longkou fen si" che sarà tutelata dalle imitazioni sul mercato comunitario. Nota anche con il nome di "vermicelli cinesi" (Cellophane noodles), è ottenuta con amido secco ricavato da fagiolini verdi e piselli. 

Coldiretti: 'E noi rispondiamo con la Ghigi 100% grano italiano'

"Arriva la prima pasta 'doc' made in China con l'Unione europea, che ha deciso di iscrivere nel registro degli alimenti Igp la pasta alimentare 'Longkou fen si' che sarà così tutelata dalle imitazioni sul mercato comunitario". Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che l'Italia risponde con la presentazione della prima pasta fatta con grano cento per cento italiano del Pastificio Ghigi nell'ambito del progetto per una filiera agricola tutta italiana. 

"Il riconoscimento comunitario del primo prodotto cinese deve anche significare un impegno per il gigante asiatico a combattere le contraffazioni ed imitazioni dei prodotti alimentari tipici sul proprio territorio - ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini - In Cina purtroppo il falso made in Italy è spesso arrivato prima di quello vero ed è possibile trovare sul mercato Parmesan australiano, provolone statunitense ma anche pecorino e pomodorini di collina cinesi che - sostiene Marini - tolgono spazio sugli scaffali al prodotto nostrano".

Confagricoltura: 'Ora vogliamo la reciprocità globale' 

“La notizia del riconoscimento Igp ad un particolare tipo di pasta made in China non ci sorprende, visto che dall’aprile 2006 l’Ue ha previsto la possibilità di presentare domande di registrazione Dop, Igp e Stg anche per i prodotti non comunitari”. Lo ha detto Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura

“Ci auguriamo che questo riconoscimento ad un prodotto cinese sia il primo passo verso una multilateralità in sede Wto che per il nostro Paese è fondamentale. Oggi, infatti, non c’è reciprocità e, se un prodotto cinese può godere in europa delle tutele previste dal marchio Igp, un nostro imprenditore non ha, invece, alcuna tutela di questo tipo in Cina”.