Confagricoltura Lombardia ha chiesto all’amministrazione regionale di individuare, appena le condizioni meteorologiche saranno favorevoli, una sospensione del divieto invernale di spandimento degli effluenti di allevamento. Tale possibilità è specificamente prevista dal decreto della Regione Lombardia con cui sono stati fissati i limiti temporali del divieto, nel quale si specifica che a partire dal 15 gennaio possono essere individuate finestre idonee allo spandimento per fare fronte alle cattive condizioni meteorologiche occorse durante l’autunno e che non hanno consentito la normale gestione agronomica degli effluenti.

Inoltre l'organizzazione torna a segnalare come l’attuale meccanismo di definizione del blocco stia già da anni creando numerose criticità applicative alle aziende zootecniche lombarde. La fissazione di un periodo fisso di novanta giorni, infatti, non consente di tenere in considerazione le effettive condizioni meteorologiche nei periodi immediatamente precedenti e successivi al divieto e, come spesso già accaduto, può determinarne indiretti ma effettivi allungamenti con conseguenti criticità sia ambientali che gestionali, ciò a maggior ragione nella passata annata agraria caratterizzata da un notevole ritardo delle operazioni di raccolta delle colture causato dal maltempo occorso durante la primavera del 2013.

Confagricoltura Lombardia, pertanto, evidenzia come l’utilizzo dei bollettini agrometeorologici sia la soluzione migliore per individuare, sulla base delle effettive condizioni meteorologiche, i giorni in cui gli spandimenti debbano essere vietati oppure concessi.