E’ stata posticipata dalla fine di ottobre al 15 novembre 2013 la data di inizio del periodo di divieto di spandimento dei letami e dei materiali ad essi assimilati (nonché dei   liquami sui terreni con residui colturali) nelle zone del Veneto vulnerabili ai nitrati di origine agricola.

Lo ha stabilito un decreto regionale, adottato per il perdurare di condizioni stagionali che hanno prolungato la stagione vegetativa, non consentendo di fatto agli operatori di provvedere ad una adeguata fertilizzazione del suolo entro il termine ordinario.
Questa possibilità non si applica agli allevatori che stanno beneficiando della deroga, per l’anno 2013, al limite massimo di 170 chilogrammi di azoto per ettaro, che dunque non possono effettuare ulteriori interventi di fertilizzazione di questo genere a partire da domani, 1° novembre.

Il letame ha da sempre un’importante funzione miglioratrice della struttura del terreno ed un certo “potere tampone” nei confronti del contenimento delle perdite di acqua del suolo – ha ricordato l’assessore all’Agricoltura Franco Manzatoe tuttavia anche questo sottoprodotto utilissimo per l’agricoltura deve sottostare alle normativa comunitaria a tutela delle risorse idriche. L’Unione europea ci ha infatti imposto il divieto di utilizzo agronomico nel periodo di riposo vegetativo delle colture, che tuttavia quest’anno non è ancora di fatto iniziato, con la conseguenza che gli imprenditori agricoli non hanno potuto effettuare la distribuzione di questo indispensabile materiale organico nel terreno nel periodo tradizionalmente consentito. Di qui lo slittamento dell’inizio del periodo di divieto”.