Sono oltre 10mila tra passeri, cardellini e altri uccelli che insieme a caprioli e cervi sono rimasti vittime del maltempo, che ha fatto strage anche negli allevamenti dove il bilancio delle morti viene continuamente aggiornato tra mucche, pecore, cavalli, conigli e polli, a causa delle centinaia di stalle crollate. E’ quanto stima la Coldiretti che lancia l’allarme sulle strage di animali provocate dalla nuova ondata di maltempo che con la caduta di neve e gelo sta mettendo a rischio almeno un milione di animali allevati che rischiano di rimanere senza cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi sulle strade

La neve, sottolinea la Coldiretti, sta ostacolando le operazioni di soccorso degli animali rimasti privi di ricovero, ma anche le consegne dei mangimi necessari per l’alimentazione mentre chi è riuscito a raggiungere gli allevamenti in molti casi non puo’ a consegnare il latte munto quotidianamente che rischia di essere buttato. Per salvare gli animali in pericolo sono intervenuti in molti casi la Forestale e la Protezione Civile, ma per pulire le strade secondarie e garantire l’alimentazione degli animali sono mobilitati anche molti agricoltori della Coldiretti con trattori utilizzati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo. 

Ma il grande freddo ha anche la conseguenza di provocare numerosi aborti tra le pecore che hanno ridotto drasticamente la produzione di latte come pure le mucche per le quali si calcola un calo medio del 15% con la raccolta di latte che a livello nazionale si è ridotta di 4 milioni di litri al giorno che vengono a mancare nei caseifici e sulle tavole degli italiani. Con il freddo gli animai mangiano di piu’ e consumano piu’ energia per difendersi riducendo quindi le produzioni. Un comportamento che, conclude la Coldiretti, riguarda anche le galline allevate a terra che depongono fino al 20% di uova al meno al giorno.