Il sisma che ha colpito la Regione Abruzzo ha gravemente interrotto lo svolgimento della libera professione veterinaria nel territorio.
Le attività, tanto nel settore zooiatrico che nella clinica degli animali da compagnia, risultano compromesse da ingenti danni strutturali ed economici.
A L'Aquila una sola struttura veterinaria privata è operativa, all'interno di uno stabile che però è gravemente danneggiato. Erano sei le strutture attive prima del sisma. Per i cani e i gatti in salvo al seguito dei proprietari non si registra una situazione di particolare emergenza.
I medici veterinari del territorio stanno, malgrado le difficoltà, fronteggiando le necessità. Altri, se serviranno, arriveranno da tutta Italia, organizzati dall’Ordine dei Medici Veterinari de L’Aquila che si  sta coordinando con la Protezione Civile.
L'Associazione nazionale medici Veterinari Italiani ha aperto una sottoscrizione in favore dei colleghi che hanno perso casa e lavoro, ma il duro colpo assestato alla veterinaria è tale da rendere insufficienti le iniziative che la Categoria sta autonomamente assumendo.
Per questo l’Anmvi chiede al ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali di voler considerare, nell’ambito delle iniziative governative per la ricostruzione, l’adozione di provvedimenti di sostegno economico e di  sgravio fiscale per i medici veterinari delle zone colpite dal sisma.