Riso: si preannuncia un'annata al ribasso. Le stime di produzione per la campagna 2011-2012 attestano un calo della produzione netta di riso greggio da 1.527.516 a 1.441.155 tonnellate e dell'11% per il riso lavorato, con 851.035 tonnellate a fronte delle 955.064 dell'anno precedente. Stessa sorte anche per le superfici coltivate, che passano da 246.541 a fronte di 247.653 ettari, con un calo dello 0,5%. Sono questi i dati contenuti nella Relazione annuale 2011 dell'Ente nazionale risi.

 

L'andamento meteorologico

Le condizioni climatiche anomale del 2011 hanno avuto ripercussioni sulla produzione della coltura. Le temperature minime registrate quando le coltivazioni erano nella delicata fase di botticella, seguite da forti attacchi di brusone (nati dall'ondata di caldo eccezionale dell'agosto scorso associata all'elevata umidità), hanno provocato significative perdite della produzione. La maturazione è avvenuta rapidamente a causa delle temperature massime sopra la media, dell'elevata escursione termica tra giorno e notte e dell'assenza di pioggia: la qualità della granella ne ha risentito, sono state registrate, infatti, percentuali di granelli danneggiati più elevate.

 

Le varietà coltivate in Italia

La superficie coltivata a riso in Italia nel 2011 è stata di 246.540 ha circa, con un calo di poco più di 1.000 ettari rispetto al 2010. Dalle analisi dei dati provinciali emerge però - come rende noto Ente risi - che, a fronte di un leggero calo di superficie nelle province piemontesi e lombarde di Novara, Pavia, Vercelli, Milano e Lodi, c'è stato un discreto aumento nelle province di Ferrara, Oristano, Rovigo e Verona. La superficie interessata dalla semina con la tecnica delle file interrate nel 2011 ha superato i 72mila ettari e ha interessato maggiormente la provincia di Pavia che per caratteristiche dei terreni, disponibilità di acqua e tipologia di varietà coltivate, meglio si presta a questa strategia operativa.

 

 

Prospettive di collocamento

Le stime del raccolto disponibile per quel che riguarda la campagna commerciale 2011-2012 non sono completamente affidabili a causa delle difficili condizioni climatiche. L'attuale crisi dei Paesi nell'Unione europea è un altro fattore di incertezza, ma la Commissione europea, prospetta uno scenario complessivamente stabile, nonostante stimi 50mila tonnellate di prodotto in meno rispetto allo scorso anno.

L'esportazione verso Paesi terzi si ipotizza intorno alle 100mila tonnellate, mentre per il mercato interno e comunitario è presumibile che si collocheranno 853mila tonnellate nette di riso lavorato.

 

Pac e disaccoppiamento degli aiuti

Le semine della primavera 2012 non potranno più beneficiare dell'aiuto specifico attualmente erogato per le superfici coltivate a riso. Nel prossimo biennio i circa 99 milioni di euro dell'aiuto specifico e gli 8 milioni per la produzione di sementi destinati al riso (su un totale di 13milioni) verranno divisi tra i produttori che ne hanno beneficiato nel periodo di riferimento 2005-2008.

I primi passi per l'integrazione dell'aiuto specifico per il riso e dell'aiuto alle sementi nel regime di pagamento unico sono stati mossi dal Mipaaf. Il ministero ha infatti pubblicato i due decreti necessari che prevedono che il valore dei titoli detenuti dai produttori che ne hanno beneficiato nel periodo di riferimento venga aumentato in base alla media degli importi ricevuti nel quadriennio 2005-2008. Per i produttori che hanno iniziato l'attività agricola nell'arco del quadriennio di riferimento, la media degli importi percepiti verrà calcolata tenendo conto esclusivamente degli anni in cui hanno svolto l'attività agricola. Questa revisione sarà valida fino al 31 dicembre 2013.

 

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