"L'agricoltura e l'agroalimentare rappresentano un comparto decisivo per le sfide che attendono il nostro paese". E' questo uno dei passaggi del discorso del premier Giuseppe Conte in aula alla Camera, per delineare il programma di governo e chiedere la fiducia.

Un discorso quello del premier che abbraccia il più ampio tema dello sviluppo sostenibile, dell'ambiente, e lo declina lungo quella che dovrebbe essere la sua futura azione, parlando dell'economia circolare come modello cui rapportarsi d'ora in avanti. E così tra i punti del governo Conte 'due' si ritrova la tutela del territorio e delle sue specificità, la sostenibilità delle coltivazioni e il contrasto ai cambiamenti climatici, l'attenzione alle regole europee sugli alimenti e naturalmente il made in Italy e la competitività internazionale.

"E' necessario - ha detto il premier - sviluppare la filiera agricola e biologica, le migliori e più innovative pratiche agronomiche; conservare e accrescere la qualità del territorio; sostenere le aziende agricole promosse dai giovani; investire nella ricerca individuando come prioritari la sostenibilità delle coltivazioni e il contrasto dei mutamenti climatici, con particolare attenzione all'uso efficiente e attento della risorsa idrica. Riserveremo la massima attenzione al rafforzamento delle regole europee per l'etichettatura e la tracciabilità degli alimenti".

"Il governo perseguirà una strategia di integrale rafforzamento di tutti gli strumenti che consentono alle nostre aziende di navigare meglio nella competizione globale: promuoveremo
- ha proseguito Conte - ancora più intensamente il nostro made in Italy, universalmente apprezzato, coinvolgeremo tutte le nostre ambasciate in questa articolata strategia. Porremo le basi per potenziare tutte le connesse attività di sostegno alle nostre imprese esportatrici: consulenza giuridica ed economica, agevole accesso a un ampio ventaglio di strumenti finanziari e assicurativi".

Tra gli altri aspetti, che Conte ha messo in evidenza in relazione alla 'cura del territorio', la lotta al dissesto del suolo, la ricostruzione per le aree colpite da terremoti, il rilancio degli investimenti: "Massima priorità dovranno poi assumere le politiche per la messa in sicurezza del territorio, per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l'accelerazione della ricostruzione delle aree terremotate, anche attraverso l'adozione di una normativa organica che consenta finalmente una volta per tutte di rendere più spedite le procedure, in particolare per la ricostruzione pubblica - ha poi osservato il premier - l'azione di rilancio degli investimenti passa necessariamente dall'abbattimento del divario tra Nord e Sud del paese. A questo scopo occorre rilanciare un Piano straordinario di investimenti per il Mezzogiorno, anche attraverso l'istituzione di una Banca pubblica per gli investimenti, che aiuti le imprese in tutta Italia e dia impulso all'accumulazione di capitale fisico, umano, sociale e naturale del Sud".