Un premio cioè che vuole dare un riconoscimento a quegli agricoltori, con meno di 40 anni, che si dedicano alla terra in situazioni sociali o agricole svantaggiate, garantendo benefici economici, ambientali ed etici alle comunità in cui vivono e lavorano, in particolare in montagna e nelle aree interne della Toscana.
Un premio sentito, come ha commentato Piero Tartagni, presidente di Cia Toscana Nord, a cui sono arrivate 50 candidature, provenienti soprattutto dalla provincia di Lucca e poi a seguire da Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto, Livorno, Pisa e Pistoia.
Una partecipazione, secondo Tartagni che dimostra che la realtà toscana è molto ricettiva in questo senso, e come i giovani stiano sempre più guardando all’agricoltura come prospettiva di lavoro, raccogliendo la sfida di essere innovativi laddove, nel tempo, si è avuto un sostanziale e inesorabile abbandono della terra.
Ora, il 14 ottobre, nel Teatro comunale di Pontremoli si è tenuta la cerimonia di premiazione per le sette categorie in concorso, più i due premi speciali per la stampa e per le scuole agrarie.
Venendo ai premiati, la vincitrice della categoria difesa della biodiversità è stata Erika Petruzzi Battaglini di Pistoia, per il suo lavoro di recupero della biodiversità della Valle dell'Orsigna.
Il riconoscimento per l'agricoltura sociale è andato a Riccardo Panelli e alla Cooperativa sociale La Mattonaia di Siena, mentre quello per l'agricoltura biologica è andato a Simone Botti della azienda agricola Le Fontanacce di Arezzo per le sue produzioni di olio extravergine, di fagiolo zolfino, zafferano e essenza di giaggiolo.
Delfina Marina Pozzoni si è aggiudicata il premio per l'imprenditoria femminile per continuare l'attività agrituristica di famiglia in Alta Garfagnana.
La sezione eccellenze agricole invece è andata a Francesco Elter, in provincia di Pisa, per le sue produzioni di olio extravergine, peperoncino e erbe aromatiche, mentre la sezione eccellenze agroalimentari se l'è aggiudicata Fabio Bertolucci, in Lunigiana, con la Marocca di Casola, il tradizionale pane di castagne già presidio SlowFood.
A Federico Daniele, sempre in Lunigiana è andato il riconoscimento della sezione comunità delle aree interne per la sua scelta di restare tra i suoi monti e lavorare nella sua attività agrituristica.
Infine il premio speciale riservato alla stampa è stato vinto da Luca Martinelli, giornalista da sempre impegnato sui temi ambientali e sociali per le sue inchieste sulla tutela delle Alpi Apuane, e quello per le scuole dall'Istituto agrario di Firenze con il progetto Ortisti per caso per insegnare la coltivazione sostenibile di varietà locali per imparare facendo.
Ora l'appuntamento è per l'edizione 2018.
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Fonte: Cia Toscana Nord