Le condizioni meteorologiche in vari paesi e le tensioni politiche nella regione del Mar Nero hanno reso i mercati alimentari più volatili, segnala la Fao nel nuovo Food Outlook (Prospettive Alimentari) pubblicato oggi .

Nelle sue prime anticipazioni per il 2014, la Fao prevede una produzione cerealicola di 2.458 milioni di tonnellate (compreso il riso lavorato), un calo di circa il 2,4 per cento rispetto alla produzione record del 2013, anche se la produzione globale dovrebbe ancora essere in termini di quantità la seconda mai registrata.

Il calo è probabile sia più pronunciato per i cereali secondari.  Tuttavia i livelli delle scorte rimangono abbastanza buoni e, nel complesso, le scorte mondiali di cereali dovrebbero rimanere a livelli relativamente rassicuranti.

Prezzi più bassi e le condizioni climatiche causate da El Niño potrebbero mantenere bassa la produzione mondiale di riso, soprattutto in Asia. In Tailandia, un'attenuazione dei prezzi alla produzione potrebbe essere il fattore principale di una contrazione della semina e della produzione di riso.

Mentre la produzione potrebbe essere inferiore, il commercio internazionale nel 2014 potrebbe espandersi a livelli record, sostenuto dalle ampie riserve nei paesi esportatori e dall'aumento degli acquisti da parte di importatori tradizionali, come il Bangladesh, l'Indonesia e le Filippine.
La fattura delle importazioni alimentari a livello mondiale nel 2014 potrebbe stabilizzarsi a 1.290 trilioni di dollari, ma quelle dei prodotti di origine animale sono destinate a salire, sostenute dall'aumento dei volumi commerciali e dei prezzi, secondo il rapporto.

Carne e latticini
Si prevede che nel 2014 la produzione di carne e quella lattiera aumenteranno.  Per la produzione mondiale di carne si prevede una crescita modesta, attestandosi a 311,8 milioni di tonnellate, un aumento dell'1,1 per cento rispetto al 2013, riflettendo la crescita nei paesi in via di sviluppo, che sono la principale causa della crescente domanda globale.

Per il commercio del latte si prevede un aumento dell'1,8 per cento, raggiungendo 69 milioni di tonnellate, trainato principalmente dalla crescente domanda proveniente dall'Asia.

Oli e prodotti derivati
Nel 2013/2014, i prezzi degli oli e dei prodotti derivati saliranno, riflettendo uno stretto equilibrio negli Stati Uniti, un rallentamento della produzione di olio di palma, e i tagli che si prevedono nella produzione di soia.
Il consumo globale di oli e prodotti derivati continuerà ad espandersi, stimolato dall'accresciuta offerta e dalla crescente domanda nei paesi in via di sviluppo, sebbene il consumo potrebbe crescere meno del previsto, a ragione di prezzi internazionali stabili e dell'ampia disponibilità di mais.

Zucchero
La produzione di zucchero mostra un calo marginale, ma il commercio dovrebbe essere più elevato a causa dell'aumento della domanda da parte dei paesi importatori.

L'Indice dei prezzi alimentari
La Fao ha pubblicato oggi anche il suo rapporto mensile Food Price Index (Indice dei prezzi alimentari), che ha registrato una media di 209,3 punti nel mese di aprile, un calo di 3,5 punti, ovvero dell'1,6 per cento, rispetto a marzo, e di 7,6 punti, il 3,5 per cento, rispetto all'aprile 2013.  Questo calo del mese scorso è in gran parte da addebitarsi al forte calo dei prezzi del latte, ma anche lo zucchero e gli oli vegetali sono diminuiti. Al contrario, i cereali e prezzi della carne sono leggermente più sostenuti.

Per maggiori approfondimenti leggi la notizia completa sul sito della Fao.