I ricercatori hanno lavorato a partire dalle materie prime, sviluppando innovativi sfarinati funzionali (più ricchi di vitamine, sostanze antiossidanti e proteine di alta qualità), ottenuti da grano duro decorticato e macinato con mulino a pietra, integrato con beta glucani di orzo (ricchi di fibra dietetica solubile, con un vero e proprio effetto prebiotico). A questa miscela di sfarinati sono stati poi aggiunti, spore di batteri lattici del gruppo Sflab, spore forming lactic acid bacteria. Si tratta di lattobacilli che, oltre ad esercitare gli effetti benefici comuni alle specie probiotiche di batteri lattici, rimangono vitali per tutta la vita del prodotto: dalla pastificazione alla cottura, fino al transito gestro-intestinale dopo l’ingestione. Oltre a questo tipo di pasta, che si può definire "simbiontica" in quanto riunisce in un unico alimento le caratteristiche dei probiotici e prebiotici, sarà valutata in via sperimentale un altro tipo di pasta con un'altra specie di lattobacilli in grado di produrre vitamina B2, importante per le cellule ematiche e il sistema nervoso.
Le evidenze scientifiche relative agli effetti salutari dei probiotici sono molteplici: dal rafforzamento del sistema immunitario alla prevenzione del cancro intestinale. Una regolare assunzione di prebiotici, invece, favorisce l’insediamento intestinale di batteri benefici (come lattobacilli e bifidobatteri) a scapito di quelli patogeni.
La successiva fase del processo prevede la validazione tecnologica dei componenti/ingredienti innovativi nonché dei loro effetti benefici, attraverso la sperimentazione su di un gruppo di soggetti sani e sarà realizzata in stretta collaborazione con i nutrizionisti dell’Università di Parma. Si tratta di un passaggio essenziale per l’eventuale richiesta di “claims” nutrizionali e salutistici dei prodotti e per valutare l’efficacia funzionale degli alimenti nell’organismo umano, utilizzando markers specifici legati all’insorgenza di malattie cronico-degenerative, nonchè sul microbiota gastrointestinale dell’uomo.
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Fonte: CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura