Con una stima di 150 milioni di euro di danni il sistema del Parmigiano Reggiano è in cima alla classifica dei prodotti più danneggiati dal sisma, seguito da vicino dal Grana Padano che accusa un colpo da 70 milioni di euro e dall'aceto balsamico che conta perdite per 15 milioni di euro.

E' questo il primo bilancio provvisorio dei danni tracciato dalla Coldiretti nelle campagne, dove sta effettuando la ricognizione delle lesioni subite da case rurali, stalle, fienili e capannoni che sono state stimate in 150 milioni.

"Tra le province di Modena, Ferrara, Piacenza, Mantova e Bologna, ma anche tra Rovigo e Reggio Emilia - fa sapere la Coldiretti - ci sono strutture agricole che vanno messe in sicurezza per garantire assistenza alle persone e agli animali come le mucche, che terrorizzate rifiutano di alimentarsi adeguatamente e non riescono a dormire, con una riduzione del 10-15 per cento della produzione di latte".

A preoccupare sono anche gli effetti del dissesto idrogeologico provocato dal sisma che, insieme al fenomeno della liquefazione delle sabbie, ha messo in pericolo di alluvione circa 200mila ettari di terreno compresi tra Modena, Bologna, Ferrara e Mantova. Secondo l'organizzazione, per ripristinare la sicurezza idraulica dell'area servono interventi per almeno 50 milioni di euro, per rimediare ai danni dagli impianti idraulici e alle frane in alcuni alvei.

Una prima conseguenza è stata la sospensione del servizio irriguo, "necessario per preservare una delle agricolture più floride della Pianura Padana: ortofrutta, viticoltura, riso, parmigiano reggiano in particolare i settori a rischio".

Una situazione che potrebbe fare aumentare il conto dei danni nel settore agroalimentare che ha già superato il mezzo miliardo anche per gli effetti del sisma sugli stabilimenti di lavorazione della frutta, alle cantine e ai macelli che hanno dovuto fermare le attività in un distretto agroalimentare "dove - stima la Coldiretti - si produce oltre il 10 per cento del Pil agricolo e dal quale partono verso l'Italia ed il resto del mondo le più prestigiose produzioni agroalimentari nazionali, dal Parmigiano Reggiano all'aceto balsamico di Modena, dal prosciutto di Parma fino al Lambrusco".

Coldiretti ha accolto positivamente la decisione di Equitalia di sospendere ogni attività di riscossione nelle zone colpite dal terremoto, dopo che anche il Governo ha rinviato tutti i versamenti tributari e previdenziali nell'ultimo Consiglio dei ministri.

Il fermo obbligato delle attività causato dalle scosse - sottolinea la Coldiretti - sta aumentando il conto dei danni che complessivamente (tra sistema produttivo e civile) hanno abbondantemente superato i 3 miliardi che consentono al Fondo di solidarietà dell'Unione europea di intervenire con aiuti di Stato.