Lombardia
Quote latte, nel 2012/13 aumenta la produzione
La Regione Lombardia ha ultimato pochi giorni fa la spedizione delle comunicazioni che certificano la quota spettante a ciascuna azienda agricola produttrice di latte per la stagione 2012/2013.
Partite ufficialmente le lettere raccomandate, la Direzione Generale Agricoltura tira le somme: a decorrere dal 1 aprile, saranno 6.203 gli imprenditori del latte che potranno produrre fino a 44.278.683 quintali. Cifra che rappresenta il totale delle quote tra regime delle consegne e vendite dirette.
"Il regime delle vendite dirette, cioè dei produttori che trasformano e vendono direttamente il latte - spiega l'assessore all'agricoltura Giulio De Capitani - incide in valori percentuali molto limitati sul totale, ma rappresenta una realtà produttiva peculiare del nostro arco alpino, capace di esprimere livelli qualitativi molto alti".
Nel corso della campagna, le aziende potranno avvalersi della facoltà di affittare nuove quote da altre Regioni, se disponibili sul mercato, per acquisire il diritto a produrre più latte.
"Il confronto con i dati della campagna precedente - precisa De Capitani - evidenzia un lieve calo nel numero complessivo delle aziende, che passano da 6.372 a 6.203. Cresce invece la quota complessiva a disposizione, che aumenta di oltre 500mila quintali".
"Con 44 milioni di quintali - conclude l'assessore - la Lombardia conferma il proprio primato nella produzione di latte, sfiorando il 40% della quota nazionale".
Fonte: Regione Lombardia
Umbria
Tabacco, la Regione al fianco di lavoratori e produttori
"Non è possibile abbandonare le nostre produzioni di tabacco per consentire una pur giusta lotta al tabagismo, ed al tempo stesso permettere che si importi tabacco da Paesi extraeuropei che nemmeno offrono quelle garanzie di qualità necessarie". Lo ha detto Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, intervenendo al convegno 'Tabacco e lavoro: una risorsa per il Paese'. Marini ha sottolineato in particolare "la volontà delle istituzioni umbre, e della Regione in particolare, di essere al fianco di lavoratori e produttori".
All'incontro è intervenuta anche Fernanda Cecchini, assessore regionale all'Agricoltura, la quale ha spiegato che la regione, nell'ambito del Psr, ha "predisposto diversi bandi per consentire l'ammodernamento delle aziende agricole", in modo da "aiutare moltissime imprese a recuperare parzialmente la redditività delle produzioni e poter guardare al futuro con un po' di fiducia".
Fonte: Agrapress
Piemonte
Olivicoltura, bilancio pesante per l'inverno
Con l'arrivo della primavera è tempo di bilanci per l'olivicoltura piemontese che quest'anno ha dovuto fare i conti con uninverno intenso. Sono in corso, infatti, le visite agli oliveti per valutare gli effetti e i possibili interventi agli impianti a seguito di nevicate e gelate anche prolungate che hanno colpito il territorio piemontese.
"Su scala regionale – spiegano dall'Associazione piemontese olivicoltori (Asspo) – risultano danni a oltre il 50% alle piantecon livelli di gravità differenziati a seconda della zona: più lievi ad oggi sembrano essere stati nel Saluzzese e nel Monferrato e più intensi nel Biellese e, in parte, nel Canavese, dove interessano le branche principali".
Il tecnico Antonino De Maria sta eseguendo gratuitamente sopralluoghi in campo, per tutti coloro che ne fanno richiesta, al fine di valutare la situazione e studiare gli interventi del caso.
Sul fronte degli eventi l'Associazione segnala invece l'appuntamento con Ramuliva, manifestazione ideata dall'architetto Paolo Pejrone, socio fondatore Asspo, e realizzata presso le antiche scuderie della Caserma Mario Musso di Saluzzo (Cuneo), che tornerà nelle giornate di sabato 31 marzo e domenica 1 aprile. In tale occasione, previo contatto con la segreteria organizzativa, tutti i soci Asspo avranno la possibilità di presentare i propri prodotti gratuitamente con il proprio stand. Lo scorso anno sono intervenuti più di 2000 partecipanti nei due giorni della manifestazione e il pubblico ha avuto la possibilità di acquistare i prodotti agricoli delle aziende Asspo. Previsto anche un forum informativo che riguarderà la qualità e le caratteristiche degli oli piemontesi, alla presenza dei tecnici dell'Associazione e di esperti del Dipartimento di Colture arboree della Facoltà di Agraria di Torino che da anni conduce sperimentazioni sull'olivicoltura piemontese.
Fonte: Associazione piemontese olivicoltori
Emilia-Romagna
Allarme siccità, a rischio le semine
E' allarme siccità e sono a rischio le semine primaverili. Lo sottolinea
Confagricoltura Piacenza si dichiara "molto preoccupata" per le carenze idriche che si registrano in provincia. L'organizzazione degli imprenditori agricoli sta monitorando con le proprie strutture territoriali la situazione, ma dopo il maltempo e la neve (che pur aveva portato qualche temporaneo beneficio) ora è la volta della siccità.
"Il World Water Day appena trascorso – ricorda Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza – è occasione per ribadire quanto l'oro blu sia una risorsa sempre più scarsa e per questo incredibilmente preziosa".
"Serve un piano irriguo nazionale che tenga conto dei cambiamenti climatici e delle esigenze inderogabili dell'agricoltura. La nostra stessa provincia – conclude Chiesa – ogni anno si confronta sempre più con i problemi legati all'uso dell'acqua. Anche a livello territoriale diventa indispensabile rivedere le strategie di gestione e di risparmio, creando le infrastrutture sufficienti ad accumularla e metterla a disposizione nei momenti in cui serve".
Fonte: Confagricoltura Piacenza
Trentino
Vigneto, in arrivo vecchie e nuove varietà
Alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige prosegue in maniera parallela l'attività di realizzazione di nuovi incroci di vite e l'azione di recupero e valorizzazione delle antiche varietà coltivate un tempo.
Per esaltare la qualità dei vini trentini quattro nuove varietà resistenti e aromatiche messe a punto dal Centro ricerca e innovazione sono in attesa di iscrizione presso il ministero delle Politiche agricole, mentre sul fronte dei recuperi, dopo Casetta, Lagarino, Verdealbara, Maor, Paolina e Saint Laurent, altre due vecchie varietà di vite sono in attesa di registrazione nel Catalogo nazionale delle varietà di vite idonee alla produzione di vino: la Biancaccia e la Rossetta di Montagna.
Per l'attività di miglioramento genetico, che a San Michele prosegue da quasi un secolo, i ricercatori sfruttano la collezione ampelografica situata in località Giaroni e le accessioni provenienti da incrocio controllato, usando dei marcatori specifici per una selezione precoce assistita al fine di esaltare alcune caratteristiche come la tolleranza alle malattie fungine, l'adattabilità alla meccanizzazione integrale, i rapporti ottimali zuccheri-acidi, la ricchezza di antociani e polifenoli, la presenza di aromi varietali complessi.
Le nuove varietà di cui è stata richiesta l'iscrizione sono state valutate e selezionate dando la priorità alla loro rusticità, individuandone due a bacca rossa e due a bacca bianca. Le due nuove varietà bacca rossa Eco Iasma 1 e Eco Iasma 2 presentano caratteristiche di notevole rusticità nei confronti dei marciumi del grappolo, ma anche di elevato contenuto in antociani e polifenoli totali ed un ottimo rapporto zuccheri-acidi. Si ottengono vini con buona corposità e consistenza e con un buon contenuto in tannini e aromi a gradevole nota floreale-fruttata.
Le nuove varietà a bacca bianca si caratterizzano per il loro diverso e complesso contenuto aromatico. Le caratteristiche e l'intensità dell'aroma di queste uve permette di individuare specifici obiettivi enologici: Eco Iasma 3 per vini freschi leggermente aromatici che ricordano le erbe melissa e salvia con note floreali-fruttate, di medio corpo e buona sapidità, mentre Eco Iasma 4 può dare valide soluzioni e interpretazioni a vini da vendemmia tardiva. Quest'ultimo presenta grande rusticità nei confronti dei marciumi del grappolo, da complessità e finezza aromatica, medio corpo, buona sapidità e media tenuta acidica.
La Fondazione Mach rimane in attesa dell'esito della Commissione ministeriale per l'iscrizione di queste varietà al Catalogo nazionale delle varietà di vite ed alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Fonte: Iasma
Lazio
Apima Latina: volontà di valorizzare il territorio
Si è svolta nei giorni scorsi a Pontinia l'assemblea di Apimal, Associazione territoriale Unima della provincia di Latina. Il presidente Savio Gianni Mattia e il direttore Luciano Marostica hanno illustrato le attività del 2011 e hanno delineato le linee d'azione da seguire per il futuro. Temi quali formazione, credito, assicurazioni e codice della strada rappresenteranno solo alcuni degli argomenti sui quali l'Associazione territoriale laziale sarà operativa nella precisa volontà di valorizzare sempre più le potenzialità del territorio.
"Una bella realtà, attiva, attenta e combattiva, che con l'ultimo atto della stesura di un Tariffario delle prestazioni, conferma la piena volontà di aderire agli indirizzi nazionali di Unima di qualificazione, professionalità e trasparenza, nell'interesse della propria categoria innanzitutto, ma più in generale di tutto il settore primario", ha commentato il responsabile della segreteria generale Unima Francesco Torrisi, a margine del suo intervento all'Assemblea.
Fonte: Unima
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Fonte: Agronotizie