Con le nuove norme sull'identificazione e registrazione degli animali zootecnici e i nuovi adempimenti contestati dagli apicoltori perché rischiano di complicare enormemente le procedure burocratiche - in particolare per lo spostamento delle api - c'è anche l'obbligo di nuovi cartelli identificativi in apiario.
L'obbligo di esporre un cartello identificativo c'è sempre stato e la sua mancata esposizione prevede delle multe anche piuttosto salate.
Quello che cambia è il tipo di cartello, che riporta sempre il codice di stalla dell'apicoltore, ma con una grafica diversa.
Un esempio di cartello nuovo è quello nell'immagine di apertura dell'articolo, che riporta in alto la scritta Anagrafe Apistica Nazionale D.M. 04/12/2009 e sotto il codice stalla dell'apicoltore.
Il cartello deve essere generato dal sito dell'Anagrafe Apistica, che lo salva in pdf e ci appone infondo a destra la dicitura: "Stampato dalla Bda in data gg/mm/aaaa".
I cartelli fai da te non sono in regola e se utilizzati possono comunque essere oggetto di contestazione e causa di multe.
Per avere i nuovi cartelli gli apicoltori possono scegliere 2 strade: o rivolgersi all'associazione o al professionista che hanno delegato per gestire l'anagrafe apistica o farlo da soli.
Per ottenere da soli il proprio cartello identificativo occorre avere un proprio account in anagrafe.
Dopo di che per generare il cartello basta seguire questa procedura, in definitiva anche abbastanza semplice:
- andare sulla pagina web www.vetinfo.it;
- accedere all'area riservata;
- cliccare su apicoltura e accedere come proprietario;
- andare su reportistica;
- scegliere cartello identificativo dal menù a tendina;
- cliccare sul pulsante stampa cartello;
Il sistema genererà il cartello e lo scaricherà in automatico sul computer dell'apicoltore in formato pdf.
A quel punto si potrà stampare con una normale stampante (meglio laser, in modo che l'inchiostro non subisca danni per l'acqua o l'umidità), plastificarlo o metterlo in una busta impermeabile e affiggerlo in apiario.