Per il prezzo del latte si è raggiunto un record che non ha eguali negli ultimi venti anni.
Lo mette in evidenza Il grafico sull'andamento del prezzo del latte in Europa proposto dalla Commissione Europea, che mette a raffronto le quotazioni raggiunte nel mese di gennaio degli anni dal 2001 al 2022.
Ora l'ultima rilevazione "ufficiale" del prezzo medio si ferma a 43,5 euro al quintale (media del mese di marzo), ma le anticipazioni sul mese di aprile mostrano un ulteriore aumento di un euro.
Intanto va segnalato che tra febbraio e marzo il prezzo è aumentato del 2,3%.
Qualche flessione si è registrata invece per il latte in polvere scremato (398 euro quintale, meno 3%) e intero (515 euro quintale, meno 0,2%).
Lieve flessione anche per il cheddar, sceso a 373 euro al quintale (meno 0,5%).
Il latte spot
Le quotazioni del latte spot, quello venduto fuori contratto, confermano la tendenza all'aumento e proseguono la loro crescita.
Le rilevazioni della Camera di commercio di Milano-Lodi nella seduta del 30 maggio indica prezzi per il latte spot in aumento di oltre il 3% sulla settimana precedente.
Il confronto con lo scorso anno mostra un differenziale che si avvicina al 60% e ancora una volta la provenienza italiana vanta prezzi superiori rispetto al latte spot francese e tedesco.
Sulla scia di questi aumenti, le industrie del latte sono state "costrette" a ritoccare verso l'alto i prezzi, come già riportato da AgroNotizie.
Il latte nel mondo
Sui mercati mondiali, e con prezzi riferiti in questo caso alla metà di maggio, si assiste a qualche cedimento del quale occorre tenere conto.
A scendere sono le quotazioni dei principali prodotti lattiero caseari, che nel caso delle produzioni dell'Oceania mostra una importante caduta (-7,8%) per il latte in polvere intero.
Debole anche il mercato europeo e quello statunitense.
La produzione
Il mercato sembra anticipare in qualche modo l'inversione della curva di produttività che, pur mantenendosi al di sotto dei valori del 2021, mostra un recupero, seppure blando, in Australia e Nuova Zelanda.
Più netta l'inversione per la produzione statunitense, in linea comunque con l'andamento del periodo preso in esame (gennaio-marzo).
Il latte in Italia
Le consegne di latte in Italia, in fase di crescita come evidenzia il grafico che segue, elaborato da Assolatte, si mantengono comunque inferiori a quelle dell'anno precedente.
In particolare in marzo la produzione risulta del 2,3% più bassa rispetto al 2021 e di poco superiore a quella del 2020.
Una minore offerta che ha contribuito a sostenere il mercato del latte, come evidenzia l'andamento del prezzo del latte spot del quale si è detto all'inizio.
I mesi successivi, tendenzialmente orientati a un calo della produzione, dovrebbero consolidare i prezzi raggiunti.
Un eventuale ulteriore aumento delle quotazioni non è da escludere, tenuto conto dell'impennata dei costi di produzione del latte, che ha eroso i margini degli allevamenti.
Andamento delle consegne di latte in Italia negli ultimi tre anni
(Fonte: Assolatte)
I formaggi
Come per il latte, anche Parmigiano Reggiano e Grana Padano, punto di riferimento per la formulazione del prezzo del latte, mostrano aumenti significativi delle quotazioni.
Ma è tutto il comparto caseario, come si può vedere dalla tabella che segue, elaborata da Ismea, che migliora le proprie posizioni, con variazioni verso l'alto sia su base mensile, sia in riferimento allo scorso anno.
Da segnalare il dato relativo al burro, che sfiora un aumento del 110% su base annuale.
Il prezzo medio mensile dei principali prodotti lattiero caseari
(Fonte: Ismea)
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri del latte" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
Le fonti non mancano e AgroNotizie le raccoglie per dare ai lettori gli strumenti per orientarsi.