Diventano erogabili i 40 milioni destinati dalla Giunta Regionale della Sardegna - con un emendamento alla Legge 3 "Finanziaria Regionale" del 2022 - in aiuti a favore delle aziende zootecniche bovine e ovine colpite da aumenti indiscriminati e penalizzanti che hanno fatto crescere a dismisura i costi della produzione, grazie ad un accordo siglato tra la Regione Sardegna e le organizzazioni agricole dell'Isola.
"Un altro impegno mantenuto verso un settore fondamentale per l'economia della Sardegna. Aiuti fortemente attesi dal sistema produttivo agricolo regionale che, già fortemente provato dal perdurare degli effetti della pandemia, ha subito pesantemente, e più di altri comparti, il rincaro dei prezzi delle materie prime, come mangimi e granaglie necessarie per l'alimentazione zootecnica, oltre al caro energia e dei trasporti marittimi, conseguenze anche della crisi internazionale causata dal conflitto russo-ucraino" ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando con soddisfazione l'accordo raggiunto con le organizzazioni di categoria sulla definizione dei parametri di intervento.
"Nell'incontro con le organizzazioni professionali agricole sono stati definiti i parametri di intervento per l'erogazione degli aiuti e le soglie minime di accesso - ha evidenziato l'assessore regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia - Allo scopo di semplificare al massimo l'attuazione dell'intervento e snellire l'iter amministrativo si è condiviso che gli aiuti siano erogati a capo e sulla base dei dati aziendali al 31 dicembre 2021 desunti dalla Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica. Inoltre, la soglia minima di accesso è stata determinata sulla base dei valori di produzione standard".
Operazione in deroga agli aiuti di Stato
L'operazione di aiuto, che è ottenuta con fondi del bilancio regionale, è inquadrata nella Comunicazione della Commissione "Temporary framework for State aid measures to support the economy in the current Covid-19 outbreak - COM 2020/C 91 I/01", con la quale gli Stati membri sono stati autorizzati ad adottare aiuti al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato.
Gli aiuti alle aziende in cifre
L'accordo - sottoscritto il 7 aprile scorso - prevede interventi nei comparti del bovino da latte, bovino da carne e ovicaprino.
Per quanto riguarda i bovini da latte, sono ammesse al regime di aiuto - fissato in 270 euro per bovine di oltre 12 mesi di età - le aziende in possesso di oltre 9 capi: l'aiuto raggiungerà 342 allevamenti nei quali si trovavano al 31 dicembre 2021 ben 34.858 bovine da latte.
Nel comparto bovino da carne, sono ammesse al regime di aiuto - consistente in 50 euro per bovino di età superiore ai 12 mesi ed in 70 euro per vitello da 12 a 24 mesi in allevamenti da ingrasso - le aziende che abbiano in allevamento un numero di animali superiori a 15. L'aiuto interesserà circa 3.740 aziende in possesso di 143.705 bovini di età superiore a 12 mesi e di 10mila vitelli da ingrasso tra i 12 e i 24 mesi.
Infine, nel comparto ovicaprino, sono ammesse all'aiuto - fissato in 7,30 euro per ogni capo ovino e caprino adulto - le aziende con almeno 100 capi: si tratta di ben 10.103 allevamenti forti di 3.071.778 animali presenti in banca dati al 31 dicembre 2021.
Il perché delle soglie di ingresso
"Le soglie di ingresso per accedere alle sovvenzioni per le aziende zootecniche sono state così stabilite per non diluire eccessivamente l'aiuto alle imprese tanto da renderlo poi non adeguato a coprire il danno che gli eventi in corso stanno producendo. L'esigenza di fissare una soglia di accesso minima deriva anche dalla necessità di evitare che si paghino domande di valore inferiore al costo che l'amministrazione sostiene per la gestione di ogni istanza". Lo precisa l'assessore regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia, facendo chiarezza sugli aiuti al settore zootecnico, previsti dalla Legge Regionale 3 del 2022, per far fronte al rincaro di carburanti, energia e materie prime.