L'obiettivo è quello di incentivare la filiera corta e la cooperazione tra imprese zootecniche e imprese della filiera agroalimentare che trasformano e vendono direttamente il prodotto, acquistando direttamente dall'agricoltore e incaricandosi di tutte le fasi necessarie a far giungere il prodotto finale sul mercato.
Questo bando mette a disposizione 3,8 milioni di euro per incentivare queste aggregazioni di filiera corta nel settore del latte, che rappresenta sia in termini di Plv che di numero di aziende interessate ed ettari coltivati, il settore più significativo della produzione zootecnica regionale.
Possono partecipare come beneficiari i partecipanti di un progetto di filiera, che devono costituire un partenariato formato da un capofila e altre aziende partecipanti riuniti in un'associazione temporanea di scopo. L'azienda capofila deve essere una azienda di trasformazione.
L'azienda capofila, in caso di vincita del bando, deve stipulare appositi contratti con cui si impegna ad acquistare direttamente il latte da imprese zootecniche operanti sul territorio regionale con almeno una propria stalla censita in Banca dati nazionale. Quando il capofila è una cooperativa, lo statuto della cooperativa deve prevedere l'obbligo del conferimento e del ritiro per i prodotti per i quali è costituita la filiera corta.
Il bando prevede la copertura dei costi per le operazioni direttamente connesse alla produzione, alla raccolta, e alla trasformazione, che non alteri la natura di prodotto, del latte in latte e suoi derivati destinati all'alimentazione umana.
In questo caso saranno considerate ammesse le spese per la costruzione, l'acquisizione o miglioramento di beni immobili, l'acquisto o il leasing di nuovi macchinari e attrezzature, le spese generali e gli investimenti immateriali come l'acquisizione o lo sviluppo di programmi informatici e l'acquisto di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali.
Il finanziamento coprirà il 40% delle spese ammesse per gli investimenti immobiliari e dei beni fissi per destinazione, ad esempio impianti che se anche amovibili sono saldamente fissati al terreno o alla struttura produttiva, e del 20% per gli investimenti in beni mobili.
Non sono invece coperte le spese per la realizzazione e l'acquisizione di locali direzionali da adibire a uffici aziendali o spogliatoi o simili, di immobili da adibire al rimessaggio delle macchine aziendali o a magazzino dei mezzi di produzione, le opere di miglioramento fondiario e altre opere di sistemazione della viabilità e della logistica aziendale.
Non sono coperti dal finanziamento nemmeno l'Iva, le spese per demolizioni, gli interessi passivi e oneri finanziari inclusi i costi per le fidejussioni, le spese per l'acquisto di animali o di diritti di produzione, i semplici investimenti di sostituzione, l'acquisto di impianti ed attrezzature usati, di mezzi di trasporto, inclusi i camion e i furgoni e la realizzazione di recinzioni fatti salvi i paddock per la stabulazione degli animali allevati per la produzione di latte.
Le domande dovranno essere compilate sul portale Sian ed essere inviate via Pec insieme alla modulistica presente nella pagina dedicata al bando all'indirizzo: direzioneagricoltura.regione@postacert.umbria.it entro il 24 marzo 2019.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda al testo completo del bando.
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Fonte: Regione Umbria