Non si sono ancora spente le eco della manifestazione organizzata da Coldiretti a Roma per raccontare l'agricoltura nelle sue mille sfaccettature.
Un "Villaggio contadino" che ha trasformato l'ampia area del Circo Massimo in una vetrina sul meglio di quanto l'agricoltura è capace di proporre.

A fare gli onori di casa ai visitatori della kermesse agricola anche gli asini, recente riscoperta di un'agricoltura che sa mettere insieme economia e approccio sociale.
Prima quasi a rischio di estinzione, almeno per le razze meno diffuse, il numero degli asini è quintuplicato negli ultimi dieci anni, riscoprendo razze dimenticate, come l'albino dell'Asinara, l'asino dell'Amiata o il più noto e diffuso asino di Martina Franca.
 

Non più rarità

Così è divenuto sempre più frequente trovare nelle aziende agrituristiche o in quelle didattiche, ma non solo, qualche esemplare di asino che non manca di catturare l'attenzione per la sua docilità e simpatia.
Caratteristiche importanti, ma non sufficienti a dare una svolta a questo allevamento.

Come per molte attività dell'uomo è la molla economica quella capace di imprimere accelerazioni e rinascite.
Così è anche per l'allevamento dell'asino, che deve le sue rinnovate "fortune" all'apprezzamento per il latte di asina, al quale si riconoscono caratteristiche dietetiche di grande importanza.

E' diffusa la convinzione, ad esempio, che sia un valido sostituto del latte materno, anche se non tutti i pediatri sono d'accordo. Ma non importa, per digeribilità e nutrienti è comunque un alimento ottimo.
E come tale riesce a spuntare prezzi di tutto rispetto, anche dieci e più euro al litro, prezzi che salgono vertiginosamente per le preparazioni più elaborate, in particolare se impiegate in cosmesi.
Basterebbe questo a giustificare la crescita del numero di asini allevati.
 

L'onoterapia

Ma l'allevamento dell'asino offre molto altro. Grazie alla sua indole docile e all'ottima capacità di rapportarsi con l'uomo, l'asino si è conquistato un ruolo di primo piano nell'aiutare persone con difficoltà.

E' un'estensione della collaudata pet-terapy che, anziché utilizzare animali da affezione, fa ricorso all'asino. I risultati sono eccellenti, tanto da coniare un nome specifico per questo comparto, l'onoterapia, da "onos", il nome in greco antico degli asini.

E non c'è bisogno di scomodare Cleopatra o Poppea, che del bagno in latte di asina hanno fatto un mito, per immaginare che il numero degli asini allevati in Italia sia destinato a crescere.