Era sembrata un'estate tranquilla, senza nuove segnalazioni di Vespa velutina. Una situazione calma ma che non deve, anzi non doveva far abbassare l'allerta, né significava un arresto all'espansione del calabrone, come sottolineava Antonio Felicioli, del Dipartimento di scienze veterinarie di Pisa, uno dei responsabili della rete di StopVelutina in Toscana.

E infatti da fine agosto sono iniziate ad arrivare nuove segnalazioni, tutte dalla provincia di La Spezia, almeno per ora.
 
La mappa degli avvistamenti a La Spezia
La mappa degli avvistamenti a La Spezia. In azzurro quelli del 2017, in viola quelli del 2018, eccetto l'ultimo a Ameglia, cerchiata in viola
(Fonte foto: StopVelutina.it)

Nello spezzino le segnalazioni erano già iniziate lo scorso anno con il primo ritrovamento in località Limone, seguito da altri quattro avvistamenti in zone limitrofe. 

Quest'anno a partire da fine agosto le segnalazioni arrivate alla rete StopVelutina hanno interessato dieci località, piuttosto distanziate tra loro, segno che il calabrone ha con tutta probabilità nidi in queste zone.

L'ultimo avvistamento è di due giorni fa a Ameglia, sulla foce del fiume magra a pochi chilometri dal confine con la Toscana.  A segnalarla è stato Paolo Bardine, un apicoltore che l'ha avvista in apiario, mentre era alle prese con un calabrone europeo.

Dalla Toscana, dove l'anno scorso era stato fatto un avvistamento a Pietrasanta, in Versilia, quest'anno non sono stati avvistati né catturati nuovi esemplari. Ma l'attenzione resta alta.