Niente tasse in più per gli allevamenti, che possono così tirare un sospiro di sollievo. La Gazzetta Ufficiale numero 4 del 7 gennaio ha infatti confermato che tutti i parametri di tassazione resteranno immutati per i prossimi due anni. Così chi ha terreni sufficienti a sostenere il carico di bestiame presente in stalla (c'è una apposita tabella del decreto del 20 aprile 2006 che stabilisce i rapporti fra numero di animali, disponibilità di superficie e destinazione di quest'ultima) sarà tassato in base al solo reddito agrario. Se invece il numero di capi eccede tale limite si dovrà mettere mano alla calcolatrice ed applicare per ogni capo in più i coefficienti di tassazione che saranno in questo caso assimilati ai redditi da impresa. Esistono poi gli allevamenti senza terra (per la maggior parte di tratta di allevamenti di specie avicole) che dovranno assolvere il loro impegno con il fisco facendo riferimento ai dati di bilancio. Insomma, almeno per questa volta il fisco ha deciso di non calcare la mano, lasciando inalterati i parametri già fissati per gli anni precedenti.