E' quanto ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo oggi nel corso dell'assemblea generale del Consorzio di tutela del Grana Padano, a Desenzano del Garda (Bs). Il tema della tenuta del sistema caseario, e agroalimentare in generale, e le difficoltà del comparto hanno caratterizzato le posizioni espresse da Fava.
"Il sistema zootecnico del Nord e lombardo non è al sicuro in questa fase - ha avvertito l'assessore -. Se noi dovessimo arrivare a una declinazione della Pac che non tenga presente la centralità della zootecnia del nord, i risultati che avete illustrato oggi potrebbero non esserci più. Perché buona parte dei vostri produttori non saranno messi nelle condizioni di raggiungere un equilibrio e una sostenibilità economica per le loro imprese".
"Torno al tavolo di negoziazione nazionale - ha ricordato l'assessore - , quello della conferenza delle regioni, ma se tra oggi e domani si vuol chiudere lo si deve fare a una condizione precisa: i pagamenti accoppiati vadano alla zootecnia, chi vuol fare diversamente si assuma le sue responsabilità. E a chi sostiene che serve una politica agricola nazionale, dico che non esiste e che, invece, occorre scegliere secondo priorità. Gli altri Paesi europei le hanno già individuate: in Francia gli accoppiati sulla zootecnia sono al 90 per cento. Dobbiamo fare scelte e non continuare a mediare all'infinito".
"I Paesi seri scelgono dove intervenire - ha detto in conclusione l'assessore, ricordando l'esempio francese - . Abbiamo una grande occasione che dobbiamo cogliere e sfruttare, diversamente rischiamo di non scegliere e di devastare un sistema costruito con il lavoro di tutti. Se crolla la zootecnia in questo territorio, crolla l'agricoltura in Italia. Vorrei tornare qui anche i prossimi anni e registrare, come abbiamo fatto oggi, dati positivi".
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Fonte: Regione Lombardia