Pietro Salcuni, pugliese, allevatore di vacche da latte di razza Frisona, esponente della Coldiretti, sposato e padre di due figlie.  Ecco la “fotografia” del nuovo presidente degli allevatori italiani. Eletto il 7 marzo dal Comitato direttivo dell’associazione, è il settimo presidente di Aia e riceve il “testimone” da Nino Andena, che ha guidato Aia negli ultimi dodici anni. Nel suo incarico, che scadrà nel 2016, sarà affiancato dai vicepresidenti  Maurizio Garlappi, Roberto Nocerini, Ettore Prandini e Mauro Testa, oltre che dagli altri componenti della giunta esecutiva.
Sono un allevatore del Mezzogiorno - ha detto Salcuni commentando il suo nuovo incarico - un’area dove la zootecnia è una realtà importante, ma con numeri diversi rispetto alla Pianura padana. Ed è per questo che all’orgoglio personale di poter rappresentare tutti gli allevatori italiani, sento il dovere morale di impegnarmi ancora di più nel mio incarico, con totale disponibilità e dedizione per rispondere alle esigenze delle stalle di punta del nostro Paese. Abbiamo davanti tre anni importanti per la zootecnia nazionale - ha affermato il neopresidente - nel 2014 prenderanno avvio i nuovi Psr ed occorre concentrare gli sforzi affinché i Piani di sviluppo rurale tengano nel giusto conto il ruolo sociale ed economico degli allevatori.”
A Salcuni sono giunti gli auguri dell’assessore all’Agricoltura della Puglia, Dario Stefàno, che si è detto orgoglioso di vedere un pugliese alla guida dell’organizzazione degli allevatori. Agli auguri di Stefàno si sono aggiunti quelli del presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, che interpreta la nomina di Salcuni come un riconoscimento al buon lavoro degli imprenditori zootecnici della Regione. Soddisfazione poi in casa della Cia di Ravenna per la nomina di Mauro Testa, allevatore di suini e vicepresidente della stessa Cia, per l’incarico a livello nazionale che gli è stato affidato.