"La crisi del settore ovicaprino si fa sentire e mette in estrema apprensione gli allevatori; un settore, storicamente ed economicamente determinante per l'economia di molte importanti realtà nazionali, rischia miseramente di scomparire nella disattenzione generale". 

Lo sottolinea Confagricoltura che è intervenuta nei giorni scorsi alla riunione del Tavolo di filiera convocato dal Mipaaf e all'audizione in commissione Agricoltura del Senato. 

Secondo Confagricoltura "nell'immediato occorrerà decidere la sospensione dei pagamenti di mutui, oneri sociali e previdenziali e l'acquisto da parte dello Stato del pecorino romano attualmente stoccato per destinarlo agli indigenti. Nel medio periodo sarà necessario definire un piano di rilancio che ponga le basi per avviare azioni quali la diversificazione produttiva, la ristrutturazione delle strutture cooperative, la ricerca di nuovi mercati di sbocco. Il prezzo del latte - osserva inoltre l'organizzazione degli imprenditori agricoli - è legato esclusivamente a quello del pecorino romano e ciò condiziona il reddito degli allevatori, che nella sola Sardegna sono oltre 17 mila. E' quindi necessario intervenire decisamente per ridare futuro ad un settore di grande rilievo per alcune aree del Paese".