'Il comparto lattiero caseario ha un'importanza strategica per l’agroalimentare italiano, sia se si considera il suo peso percentuale sulla produzione, sia se si prende in esame il fatturato dell’industria agroalimentare che il settore contribuisce a costruire. Altrettanto significativo è poi il suo apporto alla bilancia commerciale'. Lo sostiene la Confagricoltura che alla luce di tali considerazioni, in occasione dell'incontro del tavolo di filiera latte, 'ha ribadito le linee d’intervento che l’organizzazione degli imprenditori agricoli ritiene indispensabile siano messe in cantiere per affrontare la crisi economico finanziaria che coinvolge da tempo il comparto'.
Nel sottolineare l'assoluta necessità d’affrontare la situazione con decisione ed immediatezza, Confagricoltura ha ribadito che 'l'obiettivo da perseguire deve essere quello della definizione di politiche coraggiose aperte a prospettive di sviluppo e capaci d'offrire alle imprese della 'filiera' le migliori condizione per affrontare efficacemente competitor sempre più agguerriti'.
La Copagri ha presentato al tavolo interprofessionale del settore latte riunito al Mipaaf quattro punti essenziali a suo giudizio per affrontare la crisi. Per la confederazione erano presenti Pietro Minelli, dell'esecutivo nazionale, e Roberto Cavaliere, responsabile del comparto. I dirigenti della Copagri hanno in sostanza fatto presente l'evidente necessità di superare la fase emergenziale, ma anche l'altrettanto indispensabile azione politica in Europa, quale unico modo per evitarne un futuro ritorno.
Lo rende noto un comunicato stampa che sintetizza così le proposte: l'immediata individuazione di un prezzo di riferimento nazionale che tenga conto delle diverse condizioni economiche del nord, centro e sud Italia; l'introduzione entro il prossimo settembre di un meccanismo di indicizzazione collegato ai costi di produzione, dalle materie prime ai costi energetici e di manodopera, al prezzo dei formaggi all’ingrosso ed al consumo ed all’inflazione; la celere istituzione di un ente pubblico con funzioni di:
a) monitoraggio sulla formazione dei prezzi durante tutto il percorso di filiera e, ove necessario, di denuncia al garante dei prezzi;
b) definizione delle linee guida e delle strategie per introdurre il principio di democrazia economica nei rapporti tra i diversi segmenti di filiera, così da ripristinare equilibrio ed equità tanto nei costi quanto nei ricavi;
c) rilancio della programmazione di settore.
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Fonte: Agrapress