I viticoltori si trovano oggi alle prese con una sfida importante: riuscire ad assicurare una difesa efficace del vigneto riducendo il numero di agrofarmaci di sintesi impiegati e rispettando il limite dei 4 chilogrammi ad ettaro di rame.

Per supportare i viticoltori in questa difficile impresa Agricola 2000 ha incentrato il Campo demo fungicida vite 2020 sulla difesa da peronospora attraverso prodotti di biocontrollo. Questi agrofarmaci di origine biologica sono stati impiegati da soli o in strategie a base di rame, tipiche del biologico, e in programmi di difesa integrata, basati invece sui classici agrofarmaci di sintesi.

"L'evento Campo demo è diventato negli anni un brand di riferimento vocato alla conoscenza e allo scambio di informazioni in merito alle attuali tematiche in agricoltura. Totalmente disegnato per e dagli operatori del settore", spiega ad AgroNotizie Giacomo Scatolino, business development manager di Agricola 2000. "Infatti proprio dal confronto con agricoltori e tecnici è emersa l'esigenza di approfondire il tema della difesa della vite da peronospora attraverso prodotti di biocontrollo. Un settore in crescita e con proposte di elevato interesse".
 


Le prove: biocontrollo, rame e agrofarmaci di sintesi

Per testare l'efficacia dei prodotti di biocontrollo sono state organizzate nell'ambito del Campo demo fungicida vite 2020 delle prove su moscato bianco presso un'azienda viticola a Vesime, nell'Astigiano. L'andamento meteorologico che ha caratterizzato la primavera 2020 ha rallentato lo sviluppo della peronospora nelle prime fasi vegetative e ha visto invece una accelerata della malattia all'inizio dell'estate.
 

Danni da peronospora su moscato bianco
Danni da peronospora su moscato bianco


Tra maggio e giugno sono caduti 200 millimetri di pioggia ma le temperature basse hanno rallentato lo sviluppo del fungo, con tempi di incubazione anche di oltre quindici giorni. Da giugno in poi il decorso della malattia ha avuto una accelerata e attualmente (16 luglio) sul testimone non trattato l'infezione da peronospora raggiunge un livello di foglie colpite superiore al 60% con oltre il 25% di superficie fogliare sintomatica.

A fianco del testimone non trattato sono state condotte delle prove per dimostrare l'efficacia dei prodotti di biocontrollo. È possibile dividere le venticinque prove in tre grandi categorie: tesi con linee di difesa a base di rame più prodotti di biocontrollo, tesi in cui la difesa è stata affidata solo al biocontrollo e infine le parcelle in cui si sono usati agrofarmaci di sintesi abbinati al biocontrollo.
 

Ottimo controllo assicurato da rame e prodotti di biocontrollo
Ottimo controllo assicurato da rame e prodotti di biocontrollo


"Le strategie a base di rame e prodotti di biocontrollo hanno assicurato una difesa soddisfacente nei confronti della peronospora. La protezione è stata ottima nella prima fase della stagione, preservando il grappolo, mentre negli ultimi giorni le nuove foglie hanno risentito della pressione particolarmente forte del fungo e si sono visti i primi sintomi", spiega ad AgroNotizie Simone Lavezzaro, tecnico di Agricola 2000.
 


"L'efficacia delle strategie di difesa a base esclusivamente di prodotti di biocontrollo è stata buona nella fase iniziale della stagione, in linea con il rame, mentre ha ceduto prima alla pressione della peronospora, che è riuscita a colpire anche qualche grappolo. Ma - sottolinea Lavezzaro - dobbiamo dare atto che si tratta di tesi sperimentali, che hanno dato risultati interessanti se si considera l'assenza totale di rame".

Le tesi che hanno visto l'impiego dei prodotti per il biocontrollo insieme agli agrofarmaci di sintesi ricalcano le performance delle tesi trattate con rame: protezione ottima ad inizio stagione e meno completa sulle nuove foglie negli ultimi giorni.
 

Ottimo il controllo assicurato da prodotti di sintesi e biocontrollo
Ottimo il controllo assicurato da prodotti di sintesi e biocontrollo


Biocontrollo sì, ma mai da solo

Dalle prove sperimentali condotte nell'ambito di Campo demo fungicida vite 2020 risulta come i prodotti per il biocontrollo della peronospora abbiano avuto una efficacia buona, anche se non sufficiente da soli a garantire la sanità completa delle piante e soprattutto del grappolo.

Dai dati raccolti tra le parcelle risulta evidente quindi come questi prodotti possano giocare un ruolo importante non da soli, ma in strategie di difesa biologica o integrata. Nel primo caso i prodotti di biocontrollo possono evitare al viticoltore di fare alcuni trattamenti a base di rame oppure permettono di usare dosi basse. In questo modo si può coniugare una difesa efficace con il rispetto del limite dei 4 chilogrammi di rame utilizzabili ad ettaro ad anno.

Nelle strategie di difesa integrata invece i prodotti di biocontrollo possono affiancare gli agrofarmaci di sintesi migliorandone le performance e assicurando una difesa efficace anche nelle fasi finali del ciclo colturale, quando l'avvicinarsi della vendemmia pone sempre limitazioni sul fronte dei residui.

Bisogna poi considerare che quando si impiegano prodotti di biocontrollo il fattore ambientale è cruciale. Se infatti le condizioni climatiche aiutano lo sviluppo della malattia è difficile che la difesa possa essere efficace al 100%. Mentre in condizioni ambientali sfavorevoli i prodotti di biocontrollo possono gestire bene il micete.

Resta il fatto che gli agrofarmaci di origine biologica rappresentano la nuova frontiera della difesa e c'è ancora molto da scoprire e da testare. L'edizione 2020 di Campo demo fungicida vite sarà dunque replicata il prossimo anno, testando i prodotti che quest'anno sono stati i più interessanti e nuovi formulati che verranno messi a disposizione dalle ditte produttrici, che quest'anno sono state Afepasa, Agridaeus, Alphabiocontrol, Belchim, Certis, Fertiglobal, Futureco Bioscience, Grupo Agrotecnologìa, Hefe Fertilizer, Quimica Massò, Special Agri.

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