La Campania è in linea con la media nazionale, con lo stesso tasso di crescita, ma la sorpresa arriva dai territori provinciali. La provincia di Avellino segna un incremento del +1,8%, confermando un andamento costante, ma non esplosivo. Lo stesso trend vale per la provincia di Napoli che segna un +1,4%. Ottime le performance della provincia di Caserta con un +9,1% e di quella di Salerno con un +6,8%. Sorpresa è il boom della provincia di Benevento che, al netto della partenza da un valore assoluto più contenuto, conferma una forte inversione di tendenza con un +67,6%.
Complessivamente, dall’Italia nel corso del primo semestre dell’anno, sono stati esportati all’estero beni agricoli e alimentari per un totale di 21,4 miliardi. Dalla Campania sono partiti prodotti agroalimentari per circa 1,7 miliardi di euro. Avellino ha esportato valore per circa 172 milioni di euro. Da Benevento sono partiti prodotti per un valore di oltre 41 milioni di euro. Sono di oltre 130 milioni di valore le esportazioni della provincia di Caserta. L’export agroalimentare della provincia di Napoli nel primo semestre vale oltre 555 milioni di euro. La parte del leone è ancora della provincia di Salerno che nei primi sei mesi ha esportato valore per quasi 776 milioni di euro.
“Un trend che evidenzia – si afferma in una nota di Coldiretti – la capacità del settore alimentare tricolore di intercettare la nuova domanda globale di alta qualità e tipicità che è tuttavia frenato dalla moltiplicazione delle imitazioni dei prodotti nazionali con il fenomeno del cosiddetto italian sounding che all’estero vale 100 miliardi di euro”.
“I dati dell’export del primo semestre – sottolinea Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente regionale – evidenziano uno stato di salute positivo dell’agroalimentare regionale. Il made in Italy e il made in Campania continuano a macinare record, grazie al successo in ogni angolo del pianeta. Questi dati ci spingono a lavorare ancora di più e ancora meglio nella battaglia a favore della tracciabilità e delle etichette trasparenti. I margini di crescita di questo territorio sono ancora enormi”.