"L'agroalimentare made in Italy rappresenta per il Belpaese una certezza da cui partire per far crescere economia e occupazione, ma anche per tutelare l'ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini - spiega il presidente di Coldiretti Ettore Prandini -. Dobbiamo creare le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l'etichettatura d'origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori”.
Prandini prende il timone di una organizzazione, fondata nel 1944, che conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell'agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea. Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 uffici di zona e 4.143 sezioni comunali.
Il neoeletto sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vicepresidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un'età media di 41 anni e 9 mesi.
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Fonte: Coldiretti